Mancano pochi giorni al fatidico cambio di lancette, nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo gli italiani si appresteranno a spostare le lancette dell’orologio un’ora in avanti.
Con questa data si avvicina anche la possibilità di adottare in Italia l’ora legale permanente. Una possibilità questa prevista dall’Unione Europea e che secondo gli esperti determinerebbe benefici economici, ambientali e sanitari non indifferenti.
La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) già lo scorso anno aveva lanciato un appello al governo per mantenere in vigore l’ora legale tutto l’anno. «A partire dal 26 marzo sarà possibile sfruttare un’ora di luce in più nelle ore serali, con conseguente riduzione dei consumi energetici da parte di famiglie e imprese ed evidenti risparmi in bolletta – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani. Solo nel 2023 l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh. Risparmio che salirebbe qualora nel corso dell’anno le tariffe elettriche dovessero subire incrementi».
A tutto ciò si aggiunge un grande taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria. Dal 2004 al 2022 il minor consumo di energia elettrica per l’Italia grazie all’adozione dell’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh che in termini economici ha comportato un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro.
Si tratta di una proposta che trova sponda nelle posizioni dei consumatori. Il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele, spiega che “i tempi sono ormai maturi per l’adozione dell’ora legale permanente nel nostro Paese. Oltre alla posizione chiara e netta dei cittadini che si sono espressi al riguardo, si stanno moltiplicando gli interventi da parte della politica, delle imprese e del mondo del lavoro che hanno aderito alla proposta.”
Favorevole anche Assoutenti, che chiede al Governo un decreto urgente per mantenere l’ora legale tutto l’anno e prorogare gli sconti in bolletta su oneri di sistema e Iva, con il presidente Furio Truzzi che ricorda come in assenza di interventi le bollette del gas siano destinate «a salire di 703 euro annui a famiglia a partire da aprile, portando la bolletta media a quota 1.913 euro con aumento del +58%, mentre per la luce si spenderebbero 386,37 euro in più a famiglia, con la bolletta media a 1.820 euro (considerando le tariffe oggi in vigore) e un incremento di spesa del +27%».
Anche il Codacons sostiene l’idea di Sima, sottolineando che l’abolizione del cambio di orario eliminerebbe disagi e disturbi per gli italiani, sia a livello di umore sia a livello fisico, senza contare i disagi legati all’aggiustamento dell’orario per i sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie.
