In grande crescita i casi di morbillo e pertosse in Europa
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In grande crescita i casi di morbillo e pertosse in Europa

A denunciare il trend è il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (Ecdc), in occasione della Settimana europea dell'immunizzazione.

In grande crescita i casi di morbillo e pertosse in Europa
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23 Aprile 2024 - 01.27


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Boom di morbillo e pertosse in Europa, con un rimbalzo delle infezioni dopo il calo registrato durante la pandemia di Covid-19. A denunciare il trend è il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie (Ecdc), in occasione della Settimana europea dell’immunizzazione.

«Il numero di casi di morbillo – riporta l’Ecdc – ha iniziato ad aumentare nel 2023 e questa tendenza è continuata in diversi Stati membri dell’Unione europea. Tra marzo 2023 e fine febbraio 2024 sono stati segnalati almeno 5.770 casi di morbillo, con almeno 5 decessi. Il rischio più elevato è tra i bambini minori di un anno, che sono troppo piccoli per essere vaccinati», ma «dovrebbero essere protetti dall’immunità di comunità. Il morbillo si diffonde molto facilmente, pertanto per interrompere la trasmissione è essenziale un’elevata copertura vaccinale, pari ad almeno il 95% della popolazione vaccinata con due dosi. Dalla metà del 2023 – prosegue l’Ecdc – è stato segnalato un aumento dei casi di pertosse in diversi Paesi dell’Ue e dello Spazio economico europeo, con dati preliminari che indicano casi più che decuplicati nel 2023 e nel 2024 rispetto al 2022 e al 2021. I giovani corrono un rischio maggiore di malattia grave e di morte. Per proteggerli al meglio, è essenziale garantire che tutti i vaccini raccomandati siano somministrati in tempo. La vaccinazione durante la gravidanza può anche proteggere i bambini piccoli».

«E’ scoraggiante vedere che, nonostante decenni di sicurezza ed efficacia dei vaccini ben documentate, i Paesi Ue/See devono ancora affrontare epidemie di diverse malattie prevenibili con i vaccini», dichiara Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc. «Il raggiungimento e il mantenimento di un’elevata copertura vaccinale, la sorveglianza delle malattie e le azioni di risposta tempestive per controllare le epidemie – sottolinea – rimangono le azioni chiave contro queste malattie. I vaccini hanno protetto molte generazioni e dovremmo garantire che ciò continui a essere così».

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