Quello della vaccinazione era un dovere morale e civico durante la pandemia, sottrarsi a quel dovere avrebbe significato mettere in pericolo la salute altrui.
È come passare col semaforo rosso: non si mette a rischio solo la propria vita ma anche quella degli altri”. Lo ha detto Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, intervenendo a Sky Start.
“Siccome non c`è nessuna evidenza che dimostri che i vaccini hanno fatto male, anzi, hanno salvato questo Paese e il mondo intero dalla pandemia, non vedo perché adesso si debba fare un atto che va nella direzione di asseverare una condotta che è andata contro quello che era un dovere morale e civico. Si può agire in Parlamento, certamente io non voterò l`amnistia delle multe”, ha concluso.
L’intervista
Ci sono posizioni politiche che non sono di oggi”. Lo afferma ad Affaritaliani.it il vice-presidente della Camera Giorgio Mulè, esponente di Forza Italia, sulla decisione del governo di togliere le multe ai No Vax del Covid, ovvero a coloro che hanno deciso di non vaccinarsi.
“Berlusconi aveva ricordato l’importanza dei vaccini durante la pandemia. Io ripeto le parole del Presidente Mattarella di tre anni fa, nel 2021, copio e incollo quelle parole. Invocare la libertà di non vaccinarsi mette a rischio la sicurezza altrui e quella di tutta la popolazione. Vaccinarsi è un dovere morale e civico e il buonismo tardivo di togliere le multe ai No Vax è tardivo e irrispettoso rispetto alle prescrizioni della scienza”.
Quanto all’esultanza della Lega per questa decisione del governo, Mulè afferma: “Mi lascia del tutto indifferente. Sono anni che hanno queste posizioni e se esultano o piangono non cambio idea.