Chi mai l’avrebbe mai detto a quelli dell’Unità di trovarsi coinvolti in un reality un po’ hot con Fabrizio Corona di mezzo? Succede anche questo al giornale di Antonio Gramsci che dal 13 giugno ha rivoluzionato gli assetti societari: Renato Soru, che non ha mai nascosto l’intenzione di mollare il giornale minacciando a più riprese di chiuderlo, ha diluito la propria quota ed è ancora intestatario del 31,7% di azioni ma il capitale del patron di Tiscali sarebbe interamente in pegno a Banca Intesa spa in seguito a un finanziamento di 20 milioni di euro ottenuto nel 2008 con scadenza 2013. Nella compagine azionaria, dopo 15 anni, è rientrato anche il Partito Democratico grazie a Eventi Italia Srl, società direttamente controllata dal Pd e presieduta da Lino Paganelli. Il maggiore singolo azionista che attraverso la sua GuntherReform Holding spa controlla il 37,124% del capitale sociale, si chiama Maurizio Mian, vecchia conoscenza dell’Unità, che negli ultimi anni ha supportato la Nie, la società editrice del quotidiano, con quote medio-basse.
Ora, invece, le cose sono cambiare. Mian è un tipo bizzarro, imprenditore farmaceutico e appassionato di calcio (ex presidente del Pisa e del Pontedera calcio) che per un lungo periodo fece circolare la notizia del cane Gunther, un pastore tedesco miliardario grazie al lascito di una nobildonna inesistente. Una trovata pubblicitaria per promuovere l’attività della sua creatura, la Gunther Corporation, che ha interessi in immobili di lusso, sport, produzione di fiction e, appunto, editoria. E ora il fido cane si lancia nel Gunther Project per dare vita ai “Magnifici 5” reality ambientato in una villa in Toscana con telecamere accese 24 ore su 24 e che andrà in onda in autunno. L’obiettivo è “regalare la felicità” ai 5 prescelti, ragazzi o ragazze. Una “mission scientifica” secondo le pagine Fb e il sito Gunther Project : “ Verranno selezionate 5 persone su tutto il territorio nazionale e gli verrà data la possibilità di seguire un percorso di formazione fisico e psicologico della durata di sei mesi con un supporto economico pressoché totale, con l’unico fine di consentire ai fortunati di raggiungere il proprio concetto personale di felicità”.
Tra le regole per raggiungere la felicità c’è anche l’attività ludico-sessuale, prevista nel regolamento. E qui entra in gioco Fabrizio Corona, che – come scrive la Nazione – darà una mano a Mian per muoversi con agio nel mondo dello spettacolo. Una strana coppia per uno strano progetto a metà tra la new age e i solletico pruriginoso del Grande Fratello. Mian è entusiasta di Corona (“Ci siamo capiti subito”), mentre il paparazzo proprio ieri sera si è beccato l’ennesima denuncia per aver violato la prescrizione che prevede per lui l’obbligo di firma e rientro a casa entro orari stabiliti.
E intanto all’Unità dopo il lancio del nuovo formato berliner “per tornare grandi”, la redazione è nuovamente sottoposta alla solidarietà, cura dimagrante delle buste-paga, mentre le vendite sono ferme a 35mila copie nonostante (per colpa?) il profluvio di titoli pro Bersani e gli editoriali cattomoderati del direttore Claudio Sardo. Raggiungerà mai la felicità il giornale fondato da Gramsci?