Nokia, leader mondiale della telefonia mobile, archivia l’esercizio 2011 con conti in profondo rosso. Ma Stephen Elop, l’aministratore delegato che sta imponendo al gruppo una dolorosa ristrutturazione, giura che la svoltà è già cominciata, anche se l’andamento nell’ultima parte dell’anno non è stato positivo. Per l’intero 2011 la multinazionale finlandese ha registrato una perdita di 1,2 miliardi di euro a fronte dell’utile netto di 1,8 miliardi registrato l’anno precedente mentre per l’ultimo trimestre la perdita netta è stata di 745 milioni a fronte di un utile di 1,07 miliardi nel corrispondente periodo del 2010.
In regresso anche le vendite nette, calate nella parte finale dell’anno del 21% a 10 miliardi mentre per l’intero esercizio il calo è stato pari al 9% a 38,66 miliardi.
Elop, comunque, racconta l’ultimo trimestre in modo diverso, parlando di “un passo significativo nella trasformazione di Nokia”. Mentre siamo andati nella direzione giusta nel 2011, abbiamo ancora moltissimo da realizzare nel 2012 e dunque la mia valutazione è che siamo nel cuore della transizione”. Elop, che lo scorso febbraio ha annunciato la cessazione graduale della piattaforma proprietaria Symbian a favore di un’alleanza con Microsoft, si è detto soddisfatto del lancio dei primi telefonini Nokia che utilizzano la piattarma Microsoft,il Nokia Lumia 800 e il Nokia Lumia 710.