I vertici Rai assenti ai funerali di Oliviero Beha: polemiche sui social
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I vertici Rai assenti ai funerali di Oliviero Beha: polemiche sui social

Oggi, al funerale di Oliviero Beha, totale assenza dei vertici aziendali della Rai. Non c'era la Maggioni, non c'era Campo Dall'Orto, assenti Siddi,  Mazzucca e Guelfi.

Oliviero Beha, funerali
Oliviero Beha, funerali
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15 Maggio 2017 - 16.40


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Scomodo da vivo, scomodo da morto. Oggi, al funerale di Oliviero Beha, totale assenza dei vertici aziendali della Rai. Non c’era la Maggioni, non c’era Campo Dall’Orto, assenti Siddi,  Mazzucca e Guelfi. C’era solo il consigliere Arturo Diaconale, a titolo personale.

“Forse avranno mandato un telegramma…”, scrive un collega di Beha sui social, gridando “Vergogna!” agli assenti. In realtà, la notizia della morte di Oliveiro, nei TG Rai era già apparsa “scremata” di una parte decisiva della storia professionale del giornalista controcorrente, nella parte riguardante il trattamento che l’azienda gli aveva riservato per molto tempo.

“Dov’era – scrive qualcuno – quel Carlo Freccero che così facilmente si infiamma quando c’è da difendere l’indifendibile solo se si tratta di amico o amica della “parrocchietta”?”. Alla notizia dell’assenza dell’azienda all’ultimo saluto per Oliviero Beha, la parola che più ricorre sui social – dicevamo – è “Vergogna”. Ma ricorrono anche le parole tristezza e pena, ricordando soprattutto  i valori umani di Beha, capace di critiche taglienti al malcostume e agli intrallazzi, ma anche di personali slanci di grande, smisurata solidarietà umana.

“Oliviero Beha non prestava il collo ad alcun guinzaglio…”, scrive un altro collega di Oliviero. “Se non hai la vocazione del servo – aggiunge – nessuno ti chiama a dirigere…”.  “Le grandi anime non muoiono – è un altro commento – i piccoli dirigenti si…”

“Se serviva un’altra prova – aggiunge un altro collega di Beha – questa è arrivata:  il livello del management è infimo…”. Tutti d’accordo, invece, nel pensare al sorriso ironico di Oliviero: “Sapeva che sarebbe andata così….cialtroni….”. “Avranno pensato: un critico in meno…”. Sempre sui social, profonda la riflessione di Martina. Scrive: “Mi vengono in mente i funerali di Giorgio Ambrosoli, 11 luglio 1979… Al suo funerale non era presente alcun esponente del business community milanese… Unica eccezione, unico che c’era, il finanziere Marco Vitale che deprecò quelle assenze in un articolo sul Giornale: “A cento passi dal Duomo”. E le indignate reazioni sui social continuano, un fiume di reazioni indignate.

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