Frizzi, Cinzia Fiorato accusa la Rai ma poi rimuove il post: "Lo mise da parte per molto tempo"
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Frizzi, Cinzia Fiorato accusa la Rai ma poi rimuove il post: "Lo mise da parte per molto tempo"

Durissimo attacco della conduttrice del Tg1 su Facebook: "un'azienda che venera a colpi di milioni di dobloni gente mediocre". Il post è stato rimosso

Cinzia Fiorato e Fabrizio Frizzi
Cinzia Fiorato e Fabrizio Frizzi
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30 Marzo 2018 - 08.37


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Dopo la morte di Fabrizio Frizzi e la grande folla che lo ha omaggiato alla camera ardente, nella sede Rai di viale Mazzini, e ai funerali celebrati a Roma, arrivano le accuse della conduttrice del Tg1 Cinzia Fiorato ai vertici della tv pubblica. E lo fa con un post su Facebook poi rimosso. “La Rai che oggi celebra Frizzi – ha scritto Fiorato – gli inferse la ferita di metterlo da parte per molto tempo”. Un lungo e durissimo sfogo contro la Rai e quel big strapagato che non vale nulla.
La conduttrice del Tg1 parte da una premessa. “Lo so che Frizzi è sempre stato una persona per bene, che ha sempre cercato di rimboccarsi le maniche senza troppe polemiche e che oggi non gradirebbe queste parole perché la Rai l’ha sempre e comunque amata dedicandogli la vita”. Ma è doveroso ricordare anche “il lungo periodo buio della sua carriera, quando la Rai che oggi lo celebra, gli inferse la ferita di metterlo da parte per molto tempo”.
“Noi qualche parola la dobbiamo spendere – ha scritto ancora Fiorato – su un’azienda che venera a colpi di milioni di dobloni gente mediocre che non vale nemmeno i soldi di un francobollo e bolla come inadeguato alle prime serate importanti o agli eventi come il Festival di Sanremo un cavallo di razza come Frizzi”.
Un attacco durissimo alla Rai quello di Fiorato che parla di corazzate di raccomandati e ipocriti. “Fabrizio, da persona per bene qual era – ha aggiunto la conduttrice del Tg1 – non faceva parte della corazzata di raccomandati, di gente torbida che usa ogni mezzo per prendersi tutta la torta e non lascia agli altri nemmeno le briciole. Fabrizio era uno che credeva nella forza del suo lavoro. Per questo non ha mai presentato il festival e non ha mai avuto contratti da 70 milioni di euro per mettersi seduto dietro un acquario in prima serata. Non sono andata alla camera ardente e non andrò nemmeno al funerale perché so che lì non incontrerò Fabrizio, ma tutta quella pletora di ipocriti con il mano il potere di decidere le cose e che professionalmente su di lui non hanno mai davvero puntato, fino alla fine”.

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