Anzaldi (Iv): "Gli ascolti dei Tg Rai sono in crollo, bisogna parlare del cambio dei direttori"
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Anzaldi (Iv): "Gli ascolti dei Tg Rai sono in crollo, bisogna parlare del cambio dei direttori"

Il segretario della commissione di vigilanza Rai parla anche del calo della qualità dell'informazione dei Tg, in particolar modo del Tg2 di Sangiuliano

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31 Gennaio 2020 - 16.10


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Michele Anzaldi, segretario Italia Viva della commissione di vigialnza Rai, scrive su Facebook che “di fronte all’inarrestabile calo degli ascolti dei tg Rai, in particolare Tg1 e Tg2, che si accompagna alle violazioni del pluralismo e al crollo della qualità dell’informazione, è positivo che finalmente si parli di un cambio dei direttori, come riferiscono le indiscrezioni pubblicate sulla stampa. In nessuna altra azienda chi porta risultati così negativi sarebbe ancora al suo posto. Anche perché il prossimo 13 febbraio la Rai rischia una multa di oltre 70 milioni di euro per violazione del pluralismo: quel giorno l’Agcom si esprimerà sull’istruttoria aperta a luglio per violazione del principio di pluralismo (art. 48 comma 2 del Tusmar). La Rai rischia una multa fino al 3% del fatturato”.
“Il Tg2 di Sangiuliano è il tg che perde più di tutti – prosegue Anzaldi – ed è anche quello che si è segnalato per i peggiori episodi di vera e propria propaganda in favore di Salvini e della destra. Non a caso è già finito sotto il faro dell’Agcom. Secondo le elaborazioni dello Studio Frasi del prof. Francesco Siliato, confermate dalla stessa Rai, in un anno la direzione Sangiuliano ha portato ad un calo del 7,19% della quota d’ascolto dell’edizione della sera, ovvero 127mila telespettatori che hanno abbandonato il tg di Rai2. Il Tg1 di Carboni ha perso il 3,63% della sua quota, ovvero 241mila telespettatori. Il Tg3 di Paterniti ha perso meno, l’1,06% pari a 24.734 spettatori. La Rai nel 2020 rischia una perdita milionaria di bilancio, un rosso da 65 milioni. Davvero può permettersi una multa milionaria per mancato pluralismo? Davvero può permettersi di far scappare i telespettatori su un campo peraltro strategico per il servizio pubblico come l’informazione? Mentre i tg delle reti commerciali nel 2019 hanno guadagnato pubblico, l’informazione Rai lo ha perso. L’invasione gialloverde su Viale Mazzini sta causando danni irreparabili alla correttezza dell’informazione e ai bilanci del servizio pubblico. Chiederò che la commissione di Vigilanza acquisisca le elaborazioni dello Studio Frasi e anche io mi rivolgerò a Siliato per avere le sue analisi dei dati”.

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