Lui va letto con attenzione perché è l’alfiere del pensiero dell’elettore di destra, sempre più estremista, sfrontato e xenofobo.
In qualche modo Feltri è il ‘termometro’ dello stato dell’inciviltà politica di uno strato dell’elettorato reazionario.
E che ha detto? “Il Coronavirus non ha soltanto provocato disastri sociali ed economici, e sorvoliamo sulle vittime e i contagiati, ma anche qualcosa di buono: ad esso si deve gratitudine perché ha pressoché cancellato le sardine dal panorama politico italiano. Non è cosa da sottovalutare. Ci siamo liberati di un gruppo folto di giovanotti che andavano in piazza due o tre volte alla settimana per appoggiare il Pd e denigrare il centrodestra, dicendo con foga che bisogna combattere l’odio. Invero i pesciolini, nel manifestare i loro sentimenti amorosi verso la sinistra, usavano toni guerreschi allo scopo di denigrare Salvini. Erano e forse sono ancora in piena contraddizione: si proclamavano buoni e dolci e in realtà erano aspri quanto l’aceto”.
E poi i soliti attacchi a Greta e ai ‘gretini’. Perché i cambiamenti climatici, si sa. Sono un’invenzione della sinistra o di chissà chi…
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