di Adelmina Meier
Nella Saxa Rubra al tempo del coronavirus, con la popolazione dimezzata dal lavoro a casa e la fila all’ingresso per i protocolli di sicurezza, la voglia di parlare non manca. I più sono stanchi di dover tornare a commentare le voci che danno per prossime alcune nomine. “Alla fine, la logica – dice un giornalista che ci ricorda il numero di presidenti, direttori generali che ha visto passare e di direttori che entrano e rientrano – ancora una volta è quella legata agli accordi, agli scambi politici, alle carriere di pochi incomprensibilmente sempre “eletti”, non guardando alle sorti, in parte compromesse, del servizio pubblico. E soprattutto di questi tempi che richiederebbero un progetto culturale nuovo e coraggioso…”.
Per sintetizzare le voci, di Orfeo come se “non si potesse fare a meno” e dovrebbe andare al Tg3 al posto di Giuseppina Paterniti che passerebbe a Rainews24, canale dal quale andrebbe via Antonio Di Bella. Dove? A sostituire Verdelli, intanto. Posto strategico, ma difficile, come le sorti di Verdelli hanno dimostrato, come altri progetti contrastati e affondati hanno dimostrato.
Di Bella intanto, perché la speranza è che l’incredibile permanenza di Marcello Foa al settimo piano (nella stanza di presidente, con alle spalle una elezione discussa e contestata nel merito e nella forma ) alla fine si chiuda. Se arrivasse quel giorno (su Foa e l’ad Salini, lo ricordiamo, pesa anche l’incredibile e mai chiarita truffa tentata ai danni della Rai con una finta mail sulla quale con forza Pd e Iv soprattutto chiedono chiarezza); se arrivasse quel giorno al posto di Foa può ben sperare di andarci l’attuale direttore di Rainews24, Di Bella, appunto.
Altro movimento previsto dalle insistenti voci interne alla Rai: la Maggioni lascerebbe Rai Com all’ex direttrice di RaiUno Teresa De Santis per avere una visibilità che tanto le manca, uno spazio di approfondimento, su Rai2 più probabilmente, meno probabilmente su Rai1. Poi, altri movimenti legati alle Reti, ma si vedrà.
Accordo Pd-5Stelle a sbloccare le nomine? C’è chi ci vede una sorta di contropartita (al Pd) per quel Bonafede uscito (forse) da un brutto pasticcio che adesso, in verità, ritorna con l’annuncio (fuori luogo e pericoloso) che una ventina di boss starebbero per tornare nella cella che avevano avuto modo di lasciare, complice il coronavirus e qualche pasticciato passaggio.
Questione di ore e si saprà. I tasselli che si metteranno – se si metteranno davvero, anche in un tempo sospeso per le sorti del settimo piano di viale Mazzini – parleranno da sole. Nel frattempo, da Iv Michele Anzaldi va all’attacco del Tg1 a proposito delle cose legate all’affaire Bonafede. Non un caso.
“Il Tg1 – tuona Anzaldi – ha censurato Lucia Annibali, il suo intervento in Aula sull’informativa del ministro della Giustizia sulla vicenda Dap e carceri!”. Anzaldi ricorda che il partito di Renzi è stato l’unico della maggioranza critico sull’operato di Bonafede, ( è questa per un Tg dovrebbe essere notizia ) ma il Tg1 ha parlato di “maggioranza in difesa di Bonafede”. Per Anzaldi, quella operata dal Tg1 è stata “disinformazione”.
Una situazione insostenibile per Anzaldi, in queste condizioni – aggiunge – “è difficile poi chiedere compattezza su altri temi in Parlamento”.
Amico avvisato…Con questa vigilia, qualche dubbio che – anche con un accordo-scambio – si possa addivenire a nomine serene, senza conseguenze e che non sappiano guardare al complesso delle tante e pesantissime urgenze della Rai.