Anzaldi: "Sulla Rai Giorgia Meloni ha subito la sua prima pesante sconfitta politica"
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Anzaldi: "Sulla Rai Giorgia Meloni ha subito la sua prima pesante sconfitta politica"

Il deputato di Italia Viva: "Sapeva che non avrebbe avuto i voti per Rossi, che in questi tre anni ha lottizzato votando sempre con la maggioranza portando la Rai al livello più basso della sua storia"

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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17 Luglio 2021 - 17.02


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Onorevole Anzaldi, la leader Fdi Giorgia Meloni continua a tirare in ballo il presidente Mattarella dopo che il candidato Fdi per il Cda Rai è rimasto fuori. È tollerabile?
“Sulla Rai Giorgia Meloni ha subito la sua prima pesante sconfitta politica, per propria responsabilità: ha sbagliato tutto e come le ha spiegato un uomo di destra come Storace non ha capito che il profilo dei consiglieri Rai deve essere innanzitutto professionalmente ineccepibile, come prevede la legge. Meloni sapeva che non avrebbe avuto i voti per Rossi, che in questi tre anni ha lottizzato insieme ai vertici gialloverdi votando sempre con la maggioranza portando la Rai al livello più basso della sua storia, ma invece di cercare accordi con gli altri partiti ha avuto la pretesa che gli altri votassero a scatola chiusa il suo candidato. Invece di fare politica, ha preferito la propaganda. E ora prova a nascondere il suo fallimento tirando indebitamente in causa il presidente Mattarella”. 
Crede che senza un rappresentante Fdi questo Cda parta male?
“La nuova Rai parte bene perché il presidente Draghi ha indicato come Ad e Presidente due tecnici di comprovata professionalità e indipendenza. Vedremo alla prova dei fatti, a partire dalle nomine dei direttori. Ora la Rai ha bisogno di direttori di garanzia, inattaccabili, davvero indipendenti e deontologicamente seri. Sarebbe impensabile se la nuova Rai desse incarichi o mantenesse nei ruoli di direzione chi ha causato alla Rai la multa milionaria e senza precedenti dell’Agcom per violazione del pluralismo, o chi è stato nominato e premiato dalla pessima Rai gialloverde. Ho sempre detto che la Rai dovesse privilegiare soluzioni interne, ma a questo punto, dopo le macerie di credibilità lasciate dagli attuali direttori, credo sia il caso di guardare anche fuori dall’azienda cercando i migliori, come è stato fatto in passato”. 
Con direttori esterni non si rischia di aumentare i costi?
“Per ridurre le spese e gli sprechi la Rai ha una via maestra, che Fuortes a questo punto ha il dovere di percorrere: dare finalmente attuazione al Piano Newsroom di Gubitosi  che a regime farebbe risparmiare 70 milioni di euro all’anno con la newsroom unica. Stop spartizione, stop moltiplicazione di poltrone e microfoni, la Rai proiettata verso gli standard della Bbc. Dai 6-7 direttori e dalle dozzine di vicedirettori di oggi si passerebbe in un primo momento a 2 direttori, poi a un solo direttore e pochi vicedirettori. Così si eliminerebbe la lottizzazione politica, eliminando il proliferare di poltrone. Mi auguro che su questo i nuovi vertici indicati da Draghi accelerino”.

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