- “In un passaggio del suo discorso, il Presidente Mattarella ha sottolineato che ‘Dignità è assicurare il diritto dei cittadini a un’informazione libera e indipendente’. Un monito rivolto senz’altro a tutti, ma in particolar modo alla Rai, il servizio pubblico sovvenzionato con il canone dei cittadini”.
- Lo ha detto Michele Anzaldi, segretario della Commissione Vigilanza Rai a Vigilanza.tv.
“La Rai – continua – nella quale sono recentemente avvenuti fatti deprecabili dal punto di vista del giornalismo e gravissimi per il pluralismo, che hanno portato alla multa dell’Agcom comminata nel 2020 alla Tv di Stato dopo l’esemplare istruttoria dell’ex presidente Angelo Marcello Cardani e dell’ex commissario Antonio Nicita. Una sanzione di 1,5 milioni di euro per mancato rispetto dell’indipendenza, dell’imparzialità e, per l’appunto, del pluralismo nell’informazione, fatto mai verificatosi nella storia della Rai. Mancato pluralismo che continua a imperversare in Rai, come evidenziano i dati dell’Osservatorio di Pavia, secondo i quali al Tg2 nel mese di novembre Matteo Salvini ha avuto più visibilità dello stesso Presidente Mattarella e del Presidente del Consiglio Mario Draghi”.
“Mi auguro che questa volta il servizio pubblico dia ascolto alle parole del Capo dello Stato, come invece non ha fatto appieno quando egli deplorò lo spazio dato ai No Vax nei talk show, i cui conduttori, autori, direttori – in certi casi, purtroppo anche in forza alla Rai – hanno continuato a invitarli nei loro programmi”, conclude.
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