Guerra in Ucraina e strategia per contenere Putin. “Teoricamente il rischio nucleare c’è perché nel mondo ci sono molti armamenti nucleari, ma non credo a un’escalation di questo tipo nella guerra russo-ucraina. Questo però non significa che Putin non possa aumentare la pressione”.
Lo ha detto Giampiero Massolo, ambasciatore e presidente Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) nella puntata di ‘Restart L’Italia ricomincia da te’ in onda stasera su Rai 2 alle 23.35.
”Gli analisti del Pentagono temono soprattutto le armi chimiche e batteriologiche vietate dalle convenzioni internazionali – ha continuato – e poi c’è rischio di allargare il conflitto con il possibile ingresso della Bielorussia e il coinvolgimento del Sahel dove c’è la brigata Wagner, composta da mercenari al servizio del Cremlino”. Ma anche nei Balcani, in Bosnia Erzogovina, ha sottolineato, “esiste una repubblica serba guidata da Dodik che ha dato manifestazioni di volere essere indipendente”.
“Negli anni c’è stato un cambio di paradigma verso Mosca, cominciato negli Stati Uniti e a cui molti paesi europei si sono accodati: l’idea che Mosca non venisse più considerata un nemico temibile ma un avversario temibile, con l’idea di evitare che deviasse troppo verso Pechino. E questa strategia evidentemente non ha funzionato”. Lo ha detto Giampiero Massolo, ambasciatore e presidente Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) nella puntata di ”Restart- L’Italia ricomincia da te” in onda stasera alle 23.35.
”Da quel cambio paradigma sono derivate delle conseguenze – ha spiegato – la principale è che il mondo occidentale ha creduto che per evitare che Mosca ritornasse un nemico temibile bastasse coinvolgerlo in una serie di attività economiche e commerciali. Questo non ha funzionato come non ha funzionato nei confronti della Cina”.
La puntata
L’andamento del conflitto russo ucraino e l’impatto dei cambiamenti geopolitici sull’economia saranno al centro della puntata di “Restart-L`Italia ricomincia da te”, in onda questa sera alle 23.35 su Rai 2. Dobbiamo prepararci a un’economia di guerra come ha detto il premier Mario Draghi? Il generale dell’Aeronautica militare Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e della Difesa, analizzerà la situazione dal punto di vista militare, dopo quasi un mese dall’inizio del conflitto.
Chi sta vincendo questa guerra? L’Europa sta facendo abbastanza? Con il direttore dell’Agi Mario Sechi e con la giornalista Rai Maria Cuffaro si farà il punto sui passi da compiere per arrivare alla pace. Dopo il colloquio tra il presidente Usa Biden e il capo di Stato cinese Xi Jinping verrà approfondito il ruolo della Cina nei negoziati di pace. L’inviato di guerra Domenico Quirico aiuterà a capire, attraverso una sua scheda, chi sono i circa 16mila mercenari che si stanno muovendo, soprattutto dalla Siria e dalla Cecenia, in aiuto dei russi. Inoltre, le voci dei corrispondenti Rai nel mondo e le testimonianze di chi lavora proprio nei luoghi del conflitto.