“Tutto in un tempo piccolo” va in onda questa sera alle 21.25 su Rai 2. Il documentario ripercorre la storia e la carriera di Franco Califano, uomo e artista che ha segnato con la sua musica e i suoi testi un’intera generazione. Coprodotto da Camaleo e Rai Documentari, per la regia di Massimo Cinque e Roberto Cipullo, il documentario, lontano dall’essere una semplice biografia, offre un continuo rimando tra racconto e interpretazione, grazie al supporto degli aneddoti raccontati dal giornalista Giuseppe Cruciani, dei testi interpretati da Carolina Rey, dell’accompagnamento del musicista, storico amico del Califfo, Alberto Laurenti.
La voce narrante di Francesco Montanari condurrà nel mondo di Califano attraverso ricordi, strumenti, fotografie, lettere e mobilio della sua Casa Museo ad Ardea: qui il tempo sembra essersi fermato e ogni oggetto parla di lui, dalle partiture ai testi delle sue poesie e canzoni, dalle fotografie alle copertine dei dischi che portano la sua firma e che hanno fatto la storia della musica italiana. La vita “esagerata” di Franco Califano è stata scandita dagli eccessi e dalla musica. L’infanzia difficile e la morte del padre, gli anni in collegio ad Amalfi e il trasferimento a Roma nel quartiere Trionfale.
Da Presidente della squadra Torrevecchia di Primavalle alle accuse che lo portarono per ben tre volte in carcere, da protagonista dei primi fotoromanzi della Mondadori ai grandi successi intramontabili di “Minuetto”, “La Musica è finita” e “Tutto il resto è noia”. La sua raucedine, tratto distintivo nel canto, è stata la sua fortuna. La sua fama di cantautore è stata affiancata a quella di latin lover che gli valse il soprannome – da lui stesso non apprezzato – “Califfo”: Dominique Boschero e Mita Medici sono solo alcuni dei grandi amori della sua vita.