Una preoccupazione legittima verso una azienda – la Rai – che non sembra guardare oltre Bruno Vespa e non valorizza le numerose competenze interne. E l’Usigrai ha preso posizione verso l’ipotesi di una striscia informativa data a Bruno Vespa subito dopo il Tg1 delle 20.
“Una striscia di informazione quotidiana a Bruno Vespa che già conduce, con un contratto da artista, Porta a Porta rischia di far diventare l’approfondimento giornalistico della Rete Uno del servizio pubblico un Genere che finirebbe per prendere il nome e i tratti dello stesso Vespa.
Una Rai che affidi ad un solo soggetto la conduzione di tutto l’approfondimento informativo delle fasce di maggiore ascolto di una rete, dà l’impressione di non avere altra scelta.
Chi guida l’azienda sa invece che tra le giornaliste e i giornalisti della Rai ci sono già le professionalità a cui attingere per diversificare l’offerta di informazione del Servizio pubblico.
Nella giornata di ieri uno spazio informativo appaltato in esterno, a partire dalla conduzione dell’ ex Sky Ilaria d’ Amico, è stato sospeso per i bassi ascolti.
Ci aspettiamo dunque che i vertici della Rai valutino in piena autonomia editoriale le scelte da fare sul fronte dell’informazione, in linea con quanto previsto dal Contratto di servizio e senza penalizzare, con sovrapposizioni di palinsesto, i Tg delle diverse reti.
Su questa vicenda il sindacato non intende certamente farsi trascinare in guerre intestine e chiede invece all’Azienda un incontro per fare chiarezza su organici e palinsesti a tutela degli interessi delle redazioni”.