Matteo Renzi: "Ho accettato di fare il direttore del Riformista"
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Matteo Renzi: "Ho accettato di fare il direttore del Riformista"

Matteo Renzi ha annunciato che ha accettato di fare il direttore del Riformista mentre Sansonetti passerà alla guida de l'Unità

Matteo Renzi: "Ho accettato di fare il direttore del Riformista"
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5 Aprile 2023 - 11.15


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Renzi giornalista? No, ma non sarebbe il primo non giornalista a dirigere un giornale. «Ho accettato una sfida affascinante: per un anno sarò il direttore de il Riformista. Ci vediamo in diretta su Facebook alle 12 per raccontarvi questo progetto», annuncia su Twitter lo stesso leader di Italia Viva Matteo Renzi.

L’attuale direttore Piero Sansonetti diventerà il direttore de l’Unità, testata acquistata da Romeo, che è lo stesso editore del Riformista. C’è da capire se la direzione di Renzi coinciderà con un cambio proprietario della testata o meno.

I complimenti di Calenda

Complimenti a Matteo Renzi per il nuovo prestigioso incarico“. Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda, dopo l’annuncio della nomina di Matteo Renzi come direttore de `Il Riformista´. «Il Riformista è un giornale che ha fatto tante battaglie di civiltà, con Matteo avrà una voce ancora più forte», conclude Calenda.

L’editore Alfredo Romeo

L’avvocato Alfredo Romeo editore da il Riformista e de l’Unità dichiara sul sito del quotidiano affidato a Matteo Renzi: “Sono entrato nell’editoria per una ragione semplice: oggi più che mai editoria e informazione sono capisaldi delle libertà e della democrazia. Nel panorama della stampa italiana ci sono spazi molto ampi da riempire. Ho deciso di investire risorse per aiutare a colmare questi spazi. L’editoria difficilmente è un affare vantaggioso, ma non penso che il profitto possa essere l’unico scopo e l’unico interesse di un imprenditore. Sono un imprenditore meridionale, che ha lavorato molto nella sua vita e che da sempre è legato, sia affettivamente sia intellettualmente alle idee di libertà e di giustizia sociale. Perciò mi sono lanciato in questa sfida”.

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Il Riformista nato per raccordare la sinistra al centro

 Questa è la ragione per la quale, quattro anni fa, ho acquistato la testata “Il Riformista”. Che è nato come quotidiano di raccordo tra le posizioni della sinistra e quelle del centro. In una cornice radicale, liberale e garantista. Poi si è attestato su posizioni più nettamente di sinistra, ma ha sempre mantenuto alta la bandiera del garantismo. Quando lanciai il Riformista dissi: ‘Sarà il giornale dei rom e dei re. I rom e i re sono uguali’ – continua Romeo -. In questo spirito ho deciso di allargare il nostro intervento. Investendo nuove risorse. Voglio dare a tutte le correnti ideali della sinistra e del centrosinistra la possibilità di esprimersi. Perciò ho rilevato la testata dell’Unità, giornale storico, fondato da un gigante politico come Antonio Gramsci. Nelle prossime settimane l’attuale direttore del Riformista Piero Sansonetti assumerà la direzione de l’Unità, della quale è stato giornalista e condirettore per diversi decenni, e finalmente la sinistra storica e tradizionale tornerà ad avere un suo giornale. Spero sia un contributo perché la sinistra torni a pensare e a correre. Il Riformista invece tornerà alla sua vocazione originale liberal-democratica, garantista e pluralista, rappresentando tutte le idee costruttive che vanno dalla sinistra più moderata di  aspirazione socialista e democratica, alle tradizioni popolari e quelle liberali, con uno sguardo fortemente rivolto al futuro del mondo.

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Per questo ho chiesto a una personalita’ italiana di grande spessore, come Matteo Renzi, di assumerne la direzione. E lui, generosamente, ha accettato”, prosegue l’editore, concludendo: “L’Unita’ ed il Riformista saranno giornali diversi, in alcune cose anche contrapposti. Dialogheranno e combatteranno, per il pluralismo e per la crescita del paese. Penso che dal mese di maggio, quando tutti e due i giornali andranno a regime, la sinistra italiana potra’ avere nuovo ossigeno, nuovo cuore, nuova anima. Lo stesso mi auguro per tutte le forze riformiste del paese ovunque collocate. Io sosterro’ questo sforzo naturalmente nel pieno ed assoluto rispetto dell’ indipendenza di due direzioni cosi’ autorevoli”.

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