Questo articolo fu pubblicato cell’agosto 2018
I problemi non si risolvono con continui rinvii e vertici a palazzo Chigi. Procedure cui assistiamo da svariati decenni. In sala stampa e non solo, si parlava del generale agosto, garanzia di una fase di quiete e sospensione degli scontri, delle rincorse per maggiore prestigio e supremazia, almeno di facciata, nelle coalizioni. Le scelte principali dovranno però essere decise ed operative entro settembre , con un qualche compromesso tra le distanze e le sfide tra leghisti e Pentastellati.
L’esultanza e il giubilo del vicepresidente Di Maio dopo l’approvazione definitiva del suo decreto Dignità. non corrispondono ad analoghi sentimenti da parte dei leghisti. Al ritorno nelle loro terre trovano tanto sconforto e dissenso nella loro base ,specie tra gli imprenditori medi e piccoli, del tutto scontenti di come si sono messe le cose e preoccupati per il loro lavoro e i contratti dei dipendenti. Si spera che la legge di bilancio possa in qualche modo riportare il sereno anche se il clima generale resta complicato. Il ministro Tria non può che tentare di sottolineare che ci sono problemi specie da parte di Bruxelles già manifestatici dalle reazioni dei mercati e dall’aumento dello spread. Resta comunque in primo piano la grana Rai condotta con spudoratezza e determinazioni inaudite. Fa capolino, tra indiscrezioni di varie fonti, l’indicazione di Giovanni Minoli, professionista di lungo corso, da Craxi a Mixer fino all’intervista alla moglie Matilde sui canali della 7 ,dopo essere stato trasferito all’ora di pranzo per fare spazio a Giletti.
I maligni ritengono però che si tratterebbe di una autocandidatura insidiata da una possibile e non meno ”autorevole” candidatura di Bruno Vespa, versatile in ogni campo: dal delitto di Cogne alle preziose anticipazioni su San Remo, dall’importanza del vino, ai principali esponenti della politica, non solo italiana: molti ricorderanno la straordinaria intervista a Saddam Hussein alla vigilia dell’invasione degli Usa. Quello che sconcerta è che il salviniano Fos resti in trincea , nonostante la evidente dissociazione dei Pentastellati che hanno confermato l’esigenza di una soluzione di convergenza la più larga possibile, tale da garantire in qualche misura l’autonomia e l’indipendenza del ruolo. Resta il dato certo che il mese di agosto è storicamente il tempo più adatto per i ribaltoni in viale Mazzini.
In un contesto molto diverso accadde anche a me il 9 agosto 1990 di essere esonerato dalla direzione del Tg 1 , sostituito in gran fretta da Bruno Vespa gradito al presidente Cossiga e allo schieramento di maggioranza governativa.