Lorenzo Leonarduzzi, telecronista Rai inviato a seguire i mondiali di nuoto di Fukuoka, ha risposto all’Ansa dopo le tante polemiche nate dalle sue parole – che lui sostiene essere state un fuori onda – sulle atlete che stavano dando vita alla gara di tuffi.
«Prendo le distanze nella maniera più forte e assoluta da quello che mi viene contestato, perché non si è trattato di una telecronaca. Il microfono era rimasto aperto per avere le indicazioni su quando si poteva tornare in onda e la cuffia era appoggiata sul tavolo, ma avevo avuto indicazioni che in onda c’era il tg e non era previsto che andassimo in onda su Rai Play 2».
«Abbiamo cominciato a chiacchierare con il collega quando pensavamo di non essere in onda – spiega ancora -. Non c’era nessun intento di body shaming da parte nostra. Quando io dico che l’atleta olandese ha un fisico grosso, non voglio denigrarla. Lo dico perché le cinesi sono basse e esili e questo può influenzare il suo tuffo. Tra l’altro l’atleta Giulia Vittorioso è anche una mia parente, non mi permetterei mai di fare body shaming».
«Nel 2020 – ricorda ancora – feci una stupidaggine clamorosa che pagai con 5 giorni di sospensione e l’allontanamento per un anno e mezzo dalle telecronache. Le accuse sui presunti auguri a Hitler su Facebook, invece, sono totalmente false».
«A maggior ragione pongo nelle mie telecronache la massima attenzione. Se un’atleta donna fa un tuffo sbagliato perché divarica troppo le gambe, io dico che non ha tenuto bene la figura. Sto molto attento a queste cose. In questo caso sono frasi ascoltate e estrapolate dal contesto. È un fuori onda rubato per un errore tecnico. Mi dispiace se qualche altro spettatore ha sentito questa cosa. Io non sono riuscito a trovare le registrazioni. Molte delle cose riportate non sono mai state pronunciate».
«La persona che ha denunciato queste cose alla Rai e ha mandato una mail che contiene anche una minaccia alla fine, perché lui afferma che senza provvedimenti è pronto a rendere pubblico tutto, gestisce il blog nazionale di Nicola Marconi che era stato proposto per il commento del mondiale di tuffi al posto di Mazzucchi. C’è del dolo, è un complotto. Ora sono costretto a lasciare il Giappone, ma appena arrivo in Italia vado dai miei avvocati e intendo reagire per salvaguardare la mia dignità. Non contro l’azienda che capisce bene che si tratta di un fuori onda rubato, ma contro chi mi accusa».