Le autorità russe hanno definito il canale di notizie indipendente Dozdh come un’organizzazione “indesiderabile”.
La dichiarazione e vieta il lavoro di Dozhd in Russia, mette i membri dello staff a rischio di carcere e criminalizza il coinvolgimento con l’emittente, inclusa la condivisione dei suoi contenuti online.
L’ufficio del procuratore generale russo ha affermato in una dichiarazione che Dozhd ha violato “sistematicamente” le leggi sui media del paese e ha assunto individui etichettati in Russia come “agenti stranieri”.
L’ufficio del procuratore ha anche accusato Dozhd di distribuire contenuti di altre organizzazioni “indesiderabili”, come la rete politica “estremista” del critico del Cremlino incarcerato Alexei Navalny e i siti web di notizie di “agenti stranieri” Meduza e Radio Liberty, nonché l’organizzazione terroristica Hizb ut-Tahrir.
“Queste organizzazioni screditano le autorità statali russe e le forze dell’ordine [e] diffondono false informazioni sull’operazione militare speciale”, ha detto l’ufficio del procuratore generale, usando il termine preferito dal Cremlino per l’invasione dell’Ucraina.
Dopo l’annuncio, Dozhd ha affermato di aver adottato misure per salvaguardare i telespettatori russi da procedimenti penali, tra cui l’annullamento degli abbonamenti esistenti e la disattivazione delle donazioni. Ha anche sconsigliato di condividerne il contenuto.
“Se vivi in Russia, ora non è sicuro”, ha detto l’emittente in una dichiarazione, aggiungendo che stava lavorando per determinare i prossimi passi legali in risposta alla sua lista nera in Russia.
Dozhd si è trasferito dalla Russia alla Lettonia e alla Georgia nel luglio 2022 dopo essere stato costretto a chiudere il suo studio di Mosca a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina.
Le autorità dei media olandesi hanno rilasciato a Dozhd una licenza di trasmissione di cinque anni nel dicembre 2022, dopo che la Lettonia ha bollato il canale come una minaccia per la sicurezza nazionale e ha annullato il suo permesso di trasmissione.
La testata ha aperto in autunno uno studio di trasmissione nella capitale olandese di Amsterdam.
La Russia ha utilizzato la sua legge sulle organizzazioni “indesiderabili” per prendere di mira testate giornalistiche indipendenti, gruppi per i diritti umani, organizzazioni ambientaliste e istituzioni educative.
L’elenco degli “indesiderabili” è stato originariamente introdotto nel 2015 per reprimere le ONG straniere e vietare ai russi di collaborare o fare donazioni.
