Dietro il grande Totò, attore e artista capace di grandi metamorfosi, si celava un mondo sconosciuto ai più, fatto di centinaia di composizioni in versi e decine di canzoni dove l’autore de Curtis si mascherava da Totò per interpretare pezzi malinconici e veicolare temi più difficili come il dolore e la delusione.
“Totò e il principe de Curtis. L’uomo oltre la maschera”, prodotto da Ocean Productions in collaborazione con Rai Documentari da un soggetto di Enzo Decaro con la regia di Tommaso Cennamo – in onda venerdì 6 ottobre alle 21.20 su Rai 3 – svela per la prima volta il poeta e filosofo Antonio de Curtis, sconosciuto al grande pubblico proprio perché in contrasto con la maschera comica di Totò.
Il luogo dove il principe de Curtis gettava la maschera ed era sé stesso era ciò che lui definiva “il pensatoio”. Come spiega sua figlia Liliana in un prezioso e inedito video in cui ricorda suo padre, “tutto il suo tempo libero dal lavoro sul set, poco e di notte specialmente, lo trascorreva in quel luogo ideale ma anche fisico che si ritagliava in ognuna delle sue abitazioni e che gli piaceva chiamare “il pensatoio”. Era lì infatti che si ritirava per ore da solo a parlare con se stesso, riflettere, pensare”.
Proprio in uno dei suoi pensatoi, Totò compose “A’ livella”, la sua poesia più amata e conosciuta, forse la più riuscita del vastissimo materiale poetico che il documentario mette al centro del racconto.
La rivelazione dell’anima più intima di Totò avviene in modo immersivo: con le immagini di repertorio Rai, dell’archivio di famiglia e dell’Istituto Luce. E con le testimonianze di personaggi della cultura e dello spettacolo che portano lo spettatore nei lati più nascosti del mondo interiore di Totò e nei suoi luoghi prediletti, come il pensatoio: Elena Alessandra Anticoli de Curtis, l’avvocato Giorgio Assumma, Lino Banfi, Luigi Buommino, Fabio Celoni, Enzo Decaro, Ninetto Davoli, Goffredo Fofi, Massimiliano Gallo, Mario Martone, Pasquale Murasso, Liliana Nunes, Antonio Sciotti, Enrico Vanzina.