Dopo il caso dei fuori onda trasmessi da Striscia la notizia e la fine della relazione con Giorgia Meloni, annunciata via social dalla premier, Andrea Giambruno si autosospende per una settimana dalla conduzione di Diario del Giorno su Retequattro. Una decisione presa “in accordo con la direzione di testata”, fa sapere ufficialmente Mediaset dopo una giornata febbrile di riunioni fiume a Cologno Monzese e di indiscrezioni su una vicenda che intanto ha fatto il giro del mondo.
Indagini in corso e possibile azione disciplinare
Sul tavolo dei dirigenti, il video e soprattutto gli audio con battute sessiste e imbarazzanti del giornalista. Non c’è una sentenza già scritta: i legali dell’azienda stanno valutando i fatti, i profili di responsabilità, le eventuali violazioni del codice etico e la corretta esecuzione dei rapporti regolati dal diritto del lavoro per decidere se avviare una procedura disciplinare a carico di Giambruno. In questi casi il primo atto è una lettera di contestazione, con il coinvolgimento degli organi sindacali; il destinatario può rispondere con le controdeduzioni e solo al termine dell’iter possono scattare le sanzioni, che arrivano fino al licenziamento.
Sostituzione temporanea e possibile rivelazioni future
Giambruno intanto oggi non è andato in onda: al suo posto Luigi Galluzzo, storico volto Mediaset. “Oggi conduco io, la prossima settimana si vedrà,” ha spiegato rispondendo a Claudio Cerasa, direttore del Foglio, ospite della trasmissione.
Laconico ma diretto il commento di Antonio Ricci: “Meloni un giorno scoprirà che le ho fatto un piacere,” sottolinea il padre di Striscia la notizia, che stasera torna sul caso. E l’uso del verbo “scoprire,” da professionista della comunicazione attento al dettaglio quale è, sembrerebbe preludere ad altre rivelazioni. Del resto, il 20 settembre, alla presentazione della 36/a edizione di Striscia, aveva assicurato: “Siamo e restiamo la trasmissione del dubbio e della provocazione. E per quanto riguarda la politica continueremo a non guardare in faccia a nessuno.” In nome anche di libertà di azione figlia di un antico patto con il fondatore Silvio Berlusconi.
Nuove rivelazioni possibili
A quanto risulta ci sarebbero altri fuori onda, ma al momento il tg satirico di Canale 5 potrebbe decidere di soprassedere, evitando di aggravare la posizione di Giambruno. Soprattutto con la nuova linea editoriale voluta da Pier Silvio Berlusconi, attento sì agli ascolti e agli introiti commerciali, ma anche al livello dei programmi e all’immagine generale dell’azienda fondata dal padre.
Azienda per la quale Giambruno lavora da una quindicina di anni, da prima ancora che iniziasse la sua storia con Giorgia Meloni. Ha iniziato collaborando con diversi programmi d’attualità, nelle redazioni di Tgcom24 e Studio Aperto, arrivando a condurre i telegiornali. Dopo la vittoria di FdI alle elezioni del 25 settembre aveva deciso, concordando con l’azienda, di lasciare la conduzione e dedicarsi al lavoro di autore. Solo da poco era tornato in video con Diario del giorno.
Le allusioni sessiste di Giambruno e il suo comportamento verso le colleghe nei fuori onda potrebbero richiamare anche l’attenzione dell’Ordine dei Giornalisti.