Uno dei casi di cronaca nera più dibattuti: gli omicidi di Elisa Claps ed Heather Barnett. Lo ricostruisce – sulla base del libro “Blood on the altar” di Tobias Jones e con la consulenza della famiglia Claps – la serie Tv in tre serate da 100’ “Per Elisa – Il caso Claps”, prodotta da Fastfilm Srl e Cosmopolitan Pictures Limited, in collaborazione con Rai Fiction per la regia di Marco Pontecorvo, in onda da martedì 24 ottobre alle 21.25 su Rai1.
Elisa Claps esce di casa per andare a messa in un’assolata domenica mattina del settembre 1993 a Potenza. Da quel momento nessuno avrà più sue notizie, fino al ritrovamento del suo corpo 17 anni dopo, nel sottotetto della chiesa dove era stata vista viva l’ultima volta. A novembre 2002 a Bournemouth, sulla costa meridionale dell’Inghilterra, Heather Barnett, una madre single di due adolescenti, viene trovata in casa a terra, coperta di sangue, orribilmente mutilata.
Il giorno della scomparsa, Elisa Claps aveva appuntamento con Danilo Restivo, poco più grande di lei, proprio nella chiesa dove poi fu ritrovato il suo corpo. Danilo Restivo era anche il vicino di casa di Heather Barnett, e su di lui la polizia inglese appuntò presto i suoi sospetti. Ma ci vollero anni per connettere i due delitti e far condannare il colpevole. Un ruolo fondamentale perché questo avvenisse è stato svolto dalla famiglia Claps e, soprattutto, da Gildo, fratello maggiore di Elisa, che aveva 24 anni all’epoca della scomparsa della sorella.
“Per Elisa – Il caso Claps” è la storia dell’ininterrotta battaglia di Gildo Claps e della sua famiglia per fare luce sulla scomparsa di Elisa, assicurare il suo assassino alla giustizia e sul perché la verità sia potuta rimanere oscurata per così tanto tempo.
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