Il Pd ha lanciato una campagna social dopo l’identificazione da part della Digos del loggionista che al teatro Alla Scala ha gridato “Viva l’Italia antifascista!”.
«Continueremo a gridarlo, ovunque. Anche se non piace a Salvini. E adesso identificateci tutte e tutti». Così si legge sul profilo X del Partito democratico, in segno di solidarietà nei confronti dello spettatore identificato dalla Digos alla prima della Scala per aver gridato «Viva l’Italia antifascista», stesso slogan utilizzato dal Pd per la sua campagna social con tanto di hashtag #identificarsi. Diversi esponenti dem, da Debora Serracchiani ad Arturo Scotto, passando per Marco Furfaro, hanno aderito all’iniziativa twittando «Viva l’Italia antifascista» con nome, cognome, luogo e data di nascita.
«La persona che ieri sera dopo l’inno nazionale dal Loggione della Scala ha scandito `Viva l’Italia Antifascista!´ andrebbe ringraziata. Perché ha ricordato a voce alta quel che è l’essenza della nostra Repubblica. Invece stamattina leggo che è stata identificata dalla Digos. La cosa è molto inquietante e va assolutamente chiarita. Spero poi gli siano state fatte delle scuse. Viva l’Italia antifascista è come dire viva la Repubblica, viva il Tricolore. E va detto sempre, forte, in ogni occasione». Così il Senatore Pd Francesco Verducci.