Doppio appuntamento con le ultime puntate de “La Storia” – dal capolavoro di Elsa Morante – in onda lunedì 22 e martedì 23 gennaio in prima serata su Rai 1.
Nella terza puntata, in onda lunedì, Ida e Useppe trovano una camera in affitto dalla famiglia Marrocco a Testaccio, vicino alla scuola di Ida. L’occupazione nazista affama la città e Ida si muove per una Roma miserabile con un unico obiettivo: trovare da mangiare per Useppe. “Siamo liberi!”, sente urlare nel cuore della notte Useppe insieme a tutti gli altri perché i tedeschi sono scappati.
Ma Ida dorme, sconvolta dalle sue giornate da mendicante. Stanno tutti tornando dalla guerra, ma non Giovannino, il figlio dei Marrocco disperso in Russia. Santina, una prostituta che va a casa loro a leggere i tarocchi, illude Filomena, la madre di Giovannino, e Annita, la sposina, che il ritorno del ragazzo sia imminente. Invece torna Nino, ancora una volta trasformato: è vestito all’americana e fa affari di contrabbando fra Napoli e Roma.
Si presenta anche Carlo Vivaldi e il suo mistero viene svelato: si chiama in realtà Davide Segre, è ebreo e la sua famiglia è stata sterminata. Davide allaccia una relazione con Santina, cercando un conforto che non troverà. Ida ricomincia intanto la scuola e spera che la vita con i suoi due figli possa tornare come prima. Affittano una casetta a Testaccio e per qualche tempo anche Nino si trasferisce da loro con la sua meravigliosa maremmana, Bella. La piccola famiglia è ora ricostituita e questa è la felicità per Ida e per tutti.
Nell’ultima puntata, in onda martedì 23 gennaio sempre su Rai 1, Useppe sta male. Ha la stessa malattia che aveva Ida da bambina: l’epilessia. Ha momenti di assenza e anche le convulsioni. Ida lo porta sempre più frequentemente dai medici. In più Useppe è ribelle, non riesce a sottostare alle regole dell’asilo e Ida lo asseconda per paura che possa ammalarsi ancora di più. La tragedia si abbatte su di loro senza pietà: Nino contrabbanda anche armi e, mentre scappa da un posto di blocco con un carico, ha un incidente con il camion e muore. Ida deve andare a riconoscere il corpo di quel suo figlio bellissimo. È distrutta, spezzata, ma riesce a trascinarsi per Useppe: non deve saperlo mai che il suo adorato fratello non c’è più.
Dopo la morte di Nino, Useppe scappa dalle giornate dolorose e silenziose. Si spinge sino al fiume insieme a Bella, che si trasforma nella sua seconda mamma e lo protegge. Fa amicizia con Scimò, un dodicenne scappato dal riformatorio. Useppe ritrova anche Davide, conosciuto al capannone, ma il ragazzo è molto cambiato: è diventato eroinomane e disperato. La guerra è finita, ma ha lasciato macerie anche emotive. La malattia di Useppe, intanto, incalza. Ida lo porta a fare esami, gli dà tutte le medicine. Ma Useppe, nonostante la sua allegria e la sua dolcezza, attraverso la perdita di Nino e di tutte le persone care, ha sviluppato un dolore indelebile e sembra che non voglia più vivere.