«Questa Rai non è più servizio pubblico, la stanno trasformando nel megafono del governo». Lo spiega la segretaria del Pd Elly Schlein, in un’intervista sul quotidiano La Repubblica nell’ambito dell’evento Repubblica delle Idee, commentando l’intervento censurato dalla Rai allo scrittore Antonio Scurati.
«La trovo una vicenda molto grave e voglio esprimere innanzitutto solidarietà ad Antonio Scurati. È stata una vera e propria censura, a cui ha fatto seguito un attacco da parte della destra, del partito di Giorgia Meloni e, tra le righe, anche di Giorgia Meloni stessa. Una violenza, come l’ha definita Scurati».
La premier «ha preso tempo per pubblicare il testo censurato di Scurati sulla sua pagina Facebook – aggiunge la segretaria Dem – e potrebbe prendersi anche il tempo di leggerlo e di prendersi quei cinque secondi che bastano per dichiararsi antifascista. Penso che ci sia un fastidio per il dissenso. Abbiamo visto cose molto gravi: attacchi alla magistratura, agli intellettuali, alle organizzazioni non governative. Non si è mai visto che una partecipata pubblica come l’Eni consideri di vendere la seconda agenzia di stampa italiana, l’Agi, a un parlamentare della maggioranza. Quando parliamo di una deriva ungherese, intendiamo esattamente questo». In merito a una sua candidatura alle europee Schlein non scioglie il nodo e precisa, «stiamo lavorando, sono le ultime ore di valutazione».
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