Il bavaglio di Israele sulla stampa: spegne le telecamere dell'Associated Press
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Il bavaglio di Israele sulla stampa: spegne le telecamere dell'Associated Press

Le autorità israeliane hanno spento la diretta dalla telecamera dell'agenzia americana Associated Press, che era installata nel sud del Paese e filmava la Striscia di Gaza. Questo perché le immagini arrivavano anche a Al Jazeera

Il bavaglio di Israele sulla stampa: spegne le telecamere dell'Associated Press
Israele sequestra le telecamere a Associated Press
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21 Maggio 2024 - 22.06


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Le autorità israeliane hanno spento la diretta dalla telecamera dell’agenzia americana Associated Press, che era installata nel sud del Paese e filmava la Striscia di Gaza.

I rappresentanti del Ministero delle Comunicazioni israeliano, arrivati nella città di Sderot, nel sud del Paese, hanno anche confiscato le attrezzature appartenenti all’AP. Un provvedimento firmato dal capo del dipartimento, Shlomo Karhi:  la trasmissione – decreta – ha violato la legge sui media fornendo un’immagine al canale televisivo del Qatar Al Jazeera.

L’AP ha condannato la decisione e ha affermato che le autorità israeliane stanno abusando della legge. “Chiediamo alle autorità israeliane di restituire le nostre attrezzature e di permetterci di riprendere immediatamente lo streaming in diretta in modo da poter continuare a fornire queste importanti informazioni visive a migliaia di media in tutto il mondo”, ha dichiarato l’agenzia in un comunicato.         

Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha definito la decisione del governo “un atto di follia”. “Questa non è Al Jazeera, questo è un media americano che ha vinto 53 premi Pulitzer”, ha scritto.

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Il ministro delle Comunicazioni, Shlomo Karhi gli ha risposto che per legge, i dispositivi utilizzati per fornire contenuti ad Al Jazeera potrebbero essere confiscati a qualsiasi persona o azienda. Inoltre, secondo lui, i dipendenti di AP erano stati avvertiti in anticipo della violazione della legge la scorsa settimana.

Da parte sua, AP afferma che il giorno prima della chiusura, ha ricevuto un ordine verbale dalle autorità di interrompere le trasmissioni, ma si è rifiutata di farlo, e ha osservato che l’agenzia rispetta le regole di censura militare di Israele, che vietano la trasmissione dei movimenti delle truppe.

Le autorità statunitensi hanno espresso preoccupazione e hanno chiesto che i giornalisti possano svolgere il loro lavoro. “Ovviamente, questa è una preoccupazione, e vogliamo andare a fondo della questione”, ha detto l’addetta stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. La decisione delle autorità israeliane è stata condannata anche dai rappresentanti dell’organizzazione internazionale Reporter senza frontiere.

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