Martedì 2 luglio, in prime-time su Italia1, torna “Le Iene presentano: Inside”, il programma di Davide Parenti dedicato ad argomenti trattati in precedenza da Le Iene, raccontati e approfonditi con ulteriori dettagli.
Il quarto appuntamento dal titolo “Perché Rosa e Olindo possono essere assolti” è l’inchiesta di Antonino Monteleone e Francesco Priano interamente dedicata alla strage di Erba, l’omicidio multiplo commesso nella cittadina in provincia di Como l’11 dicembre del 2006.
Monteleone torna a parlare del caso che è stato definito come la più atroce impresa criminale nella storia della Repubblica, consumato in poco più di quindici minuti, ma durato ben diciassette anni, fuori e dentro le aule di giustizia. Una vicenda fatta da dettagli che, se guardati da una differente angolazione, potrebbero mutarne il senso fino a restituire una nuova verità. A 17 anni dalla condanna definitiva all’ergastolo, la Corte d’Appello di Brescia ha ammesso il ricorso di Olindo Romano e Rosa Bazzi ed è stata rinviata al prossimo 10 luglio la decisione sull’istanza di revisione della sentenza di condanna.
I fatti: nella mattanza dell’epoca persero la vita quattro persone: Raffaella Castagna, il figlioletto di due anni Youssef Marzouk, sua madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini, brutalmente uccisi a colpi di spranga e coltello, nelle loro abitazioni, nella cittadina di Erba. Mario Frigerio, marito di Valeria Cherubini, fu l’unico sopravvissuto e divenne anche, suo malgrado, unico testimone oculare. Condannati in via definitiva all’ergastolo da ventisei giudici in tre gradi di giudizio e descritti come i mostri della porta accanto. Rosa e Olindo, i vicini di casa delle vittime, donna delle pulizie lei, spazzino lui, avrebbero avuto come movente del delitto le continue liti condominiali. La coppia, che in un primo momento si dice estranea ai fatti, poi confessa, successivamente ritratta, infine si dichiarerà sempre innocente. La condanna dei coniugi Romano poggia su tre pilastri ritenuti, finora, più che solidi: la testimonianza di Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage, la traccia del sangue di una delle vittime, Valeria Cherubini, rinvenuta dopo quattordici giorni sul battitacco dell’automobile di Olindo Romano, e quella considerata la prova regina, ossia la confessione rilasciata dalla coppia: elementi che verranno analizzati con attenzione nel corso della puntata.