Truffe telefoniche: come tutelarsi grazie a TIM
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Truffe telefoniche: come tutelarsi grazie a TIM

In un mondo sempre più connesso, le truffe telefoniche sono in rapido aumento. Se un tempo bastava evitare di cliccare su sospettosi link, oggi sono divenute molto più convincenti e sofisticate.

Truffe telefoniche: come tutelarsi grazie a TIM
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7 Agosto 2024 - 13.06


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In un mondo sempre più connesso, le truffe telefoniche sono in rapido aumento. Se un tempo bastava evitare di cliccare su sospettosi link, oggi sono divenute molto più convincenti e sofisticate. Dalle frodi online alle chiamate indesiderate, passando per falsi guasti tecnici e persino all’utilizzo dell’intelligenza artificiale: una minaccia, dunque, reale e tangibile per la sicurezza e il benessere economico di individui e aziende. 

Come tutelarsi? Oltre a saper identificare i potenziali truffatori ed effettuare una segnalazione di tali comportamenti scorretti, è possibile affidarsi a operatori in grado di proteggere i dati e la privacy dei loro clienti. Ne è un esempio TIM che, grazie al progetto TIM al tuo fianco, permette di adottare da subito efficaci strategie di difesa.

Ecco, dunque, che questo articolo vuole essere una pratica guida per aiutarti a identificare ed evitare le truffe telefoniche più comuni.

Truffe telefoniche: quali sono e in cosa consistono

In linea di massima può essere considerata truffa telefonica qualunque situazione atta a sfruttare la vulnerabilità di un telefono al fine di rubarne le informazioni personali o finanziarie. 

Tra le più diffuse vi è, indubbiamente, il phishing. Questo genere di frodi inizia solitamente con la ricezione di e-mail o SMS che sembrano provenire da aziende autentiche o dai rispettivi partner. Ad esempio, molti di questi messaggi potrebbero fingere di essere allettanti offerte TIM o delle imprese convenzionate. Tuttavia, rispondendo a tali avvisi secondo le modalità indicate, si è indirizzati a siti web contraffatti ove verranno rubati i dati personali e le password. Prestando maggiore attenzione, si può spesso riconoscerne la falsità dal semplice controllo dell’URL.

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Vi sono poi le chiamate indesiderate e ripetute. Anche in questo caso, una voce registrata o un finto operatore hanno l’intento fraudolento di indurre le persone a pagare un servizio inesistente o elargire informazioni sensibili, quali coordinate bancarie e dati personali. Le tecniche di persuasione possono variare, ma tutte mirano a sfruttare la credulità e l’urgenza.

Simili ad esse, il cosiddetto wangiri. In tali casi i truffatori effettuano brevi e ripetute chiamate perse. L’obiettivo, infatti, è indurre la persona a richiamare il numero. Quest’ultimo, però, è a tariffa estremamente elevata, con costi esosi per ogni minuto di conversazione. Tale truffa telefonica va solitamente a sfruttare la curiosità dell’utente, sempre al fine di ottenere profitti illeciti.

Infine, ma non per questo meno importanti, i falsi guasti tecnici. In tali casi, presentandosi al telefono come operatori di particolari aziende, informeranno l’utente della rilevazione di presunti problemi. Nel campo della tecnologia e delle telecomunicazioni, ad esempio, possono affermare che il proprio smartphone è stato infettato da un malware, si hanno piani tariffari in scadenza, linee telefoniche estremamente convenienti o reclami mai avvenuti. L’obiettivo, tuttavia, è sempre lo stesso: indurre a fornire informazioni personali o a pagare per servizi che, in realtà, non sono necessari. 

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Naturalmente, questi sono solo alcuni esempi, poiché le truffe telefoniche sono in continua evoluzione e diversificazione. Pertanto, è fondamentale restare informati e sapere come comportarsi di fronte a tali minacce.

Truffe telefoniche: al tuo fianco c’è TIM

Al fine di proteggere efficacemente i propri clienti da truffe e frodi telefoniche, TIM ha elaborato un progetto specifico che prende il nome di TIM al tuo fianco. Grazie a esso, infatti, ogni utente potrà verificare in completa autonomia l’autenticità di chiamate ed SMS ricevuti, rilevando e bloccando eventuali truffatori.

Oltre alla possibilità di segnalare comportamenti sospetti inviando un’e-mail all’indirizzo TIMaltuofianco@telecomitalia.it o contattando il 187, i consumatori hanno a disposizione ulteriori strumenti per verificare l’autenticità delle chiamate ricevute e determinare se provengano effettivamente da un operatore TIM. Per i clienti Business, il numero da contattare è 191.

Inoltre, è importante sapere che, per contattare gli utenti, il Servizio Clienti TIM non utilizza mai numeri anonimi. Le chiamate saranno sempre facilmente riconoscibili ed effettuate in chiaro, usando 119 o 187. Durante la conversazione, poi, ogni addetto provvederà a ricordare il proprio nome e/o il codice partner identificativo. A questo specifico riguardo, in particolare, sul sito web di TIM vi è una comoda interfaccia che permette di verificare in tempo reale l’effettiva veridicità di tale combinazione. Infine, è bene ricordare che TIM non modifica o aggiorna alcun contratto previa autorizzazione dell’utente.

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Per procedere alla segnalazione è necessario fornire le seguenti informazioni:

  • dati personali quali nome, cognome, data e luogo di nascita;
  • recapito telefonico fisso e/o alternativo;
  • breve resoconto dei fatti: ad esempio, se il potenziale truffatore si è presentato come operatore TIM sarà fondamentale fornire nominativo, codice cliente e numero telefonico da cui è stata effettuata la chiamata;
  • eventuale autorizzazione all’utilizzo dei suddetti dati personali al fine di documentare e richiedere un controllo più approfondito da parte delle autorità preposte.


In caso di dubbi o bisogno di assistenza, non esitare a contattare i servizi di TIM al tuo fianco.

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