L'Università di Cambridge non esclude che l'IA potrebbe anticipare le preferenze degli umani
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L'Università di Cambridge non esclude che l'IA potrebbe anticipare le preferenze degli umani

La ricerca prevede un futuro sempre più artificiale dove alla base potrebbe non esserci più l'economia dell'attenzione ma delle intenzioni

L'Università di Cambridge non esclude che l'IA potrebbe anticipare le preferenze degli umani
Fonte: www.cybersecurity360.it
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4 Gennaio 2025 - 18.23 Culture


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Una ricerca dell’Università di Cambridge ha svelato una prospettiva scioccante: i vari chatbot, assistenti e tutti gli strumenti di intelligenza artificiale, potrebbero ottenere la capacità di anticipare le preferenze degli esseri umani, sfruttando questa possibilità per scopi economici e/o politici.

Quello presentato da una delle Università più prestigiose al mondo è il concetto dell’economia delle intenzioni, che andrebbe a trasformare il modello attuale basato sull’economia dell’attenzione, tipico dell’internet e dei social media.

Conoscendo approfonditamente gli utenti con cui comunicano, gli assistenti IA potrebbero raccogliere le informazioni che le aziende potrebbero rivendere ad altre, andando ad incidere su eventuali acquisti o addirittura la scelta del partito politico.

Un esempio concreto nello studio pone tra gli esempi quello di un assistente virtuale che, basandosi sulle ricerche online e i vari spostamenti, suggerisce luoghi dove prenotare le vacanze, con il motto “proprio quando stavi iniziando a pensarci”, come sottolineano gli autori.

Jonnie Penn, coordinatore dello studio del Leverhulme Centre for the Future of Intelligence dell’Università di Cambridge, si è così espresso: “Se il dato è stato la valuta dell’informatica moderna, le intenzioni umane saranno il tesoro del futuro. A meno che non venga regolamentata, ci sarà una corsa all’oro per coloro che prendono di mira, guidano e vendono intenzioni umane. Dovremmo iniziare a considerare il probabile impatto che una simile tecnologia avrebbe sulle aspirazioni umane, tra cui elezioni eque, una stampa libera e una concorrenza di mercato leale, prima di diventare vittime delle sue conseguenze indesiderate”.

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