Il Wp censura una vignetta sul proprietario Bezos: si dimette Ann Telnaes, vincitrice del premio Pulitzer
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Il Wp censura una vignetta sul proprietario Bezos: si dimette Ann Telnaes, vincitrice del premio Pulitzer

Nuova bufera sul prestigioso Washington Post dopo che il proprietario Jeff Bezos ha deciso di bloccare l'endorsement del quotidiano a Kamala Harris prima delle elezioni.

Il Wp censura una vignetta sul proprietario Bezos: si dimette Ann Telnaes, vincitrice del premio Pulitzer
La vignetta censurata al WP
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5 Gennaio 2025 - 10.22


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Nuova bufera sul prestigioso Washington Post dopo che il proprietario Jeff Bezos ha deciso di bloccare l’endorsement del quotidiano a Kamala Harris prima delle elezioni. Questa scelta avrebbe causato una perdita significativa di 250 mila abbonati, innescando polemiche dentro e fuori la redazione.

La situazione è precipitata ulteriormente con le dimissioni di Ann Telnaes, storica vignettista della testata e vincitrice del premio Pulitzer. Telnaes ha lasciato il giornale dopo che una sua vignetta satirica, raffigurante Bezos inginocchiato insieme ad altri magnati della tecnologia e dei media, è stata censurata. Nella vignetta comparivano anche Mark Zuckerberg, fondatore di Meta, Sam Altman di OpenAI e persino Topolino, simbolo della Disney. Il gruppo era ritratto nell’atto di offrire sacchi di denaro a una statua del presidente eletto Donald Trump, in una critica diretta al potere economico che influenza la politica.

La presenza di Topolino era un riferimento alla recente decisione di ABC News, di proprietà della Disney, di pagare 15 milioni di dollari per risolvere una causa per diffamazione intentata da Trump. La vignetta mirava a denunciare i legami tra grandi aziende e potere politico, mettendo in luce l’interesse di questi colossi nel mantenere contratti governativi lucrativi e nel ridurre le normative che regolano i loro settori.

In un post su Substack, Telnaes ha dichiarato: “In tutto questo tempo non ho mai visto una vignetta censurata a causa di chi o cosa ho scelto di colpire con la penna. Fino ad ora.” Ha aggiunto che il rifiuto di pubblicare il suo lavoro rappresenta un “punto di svolta pericoloso per una stampa libera”.

David Shipley, redattore della pagina editoriale del Washington Post, ha respinto le accuse di Telnaes, spiegando che la decisione di non pubblicare la vignetta non aveva nulla a che fare con il proprietario del giornale. “Rispetto Ann Telnaes e tutto ciò che ha dato al Post, ma devo dissentire dalla sua interpretazione degli eventi,” ha affermato. Secondo Shipley, la scelta era motivata dal rischio di ripetitività, poiché il giornale aveva appena pubblicato un pezzo sullo stesso tema e stava per pubblicarne un altro in forma satirica.

“Non ogni giudizio editoriale è il riflesso di una forza maligna,” ha concluso Shipley, cercando di spegnere le polemiche, anche se il caso ha già acceso un dibattito più ampio sulla libertà di stampa e sull’influenza dei grandi proprietari nel settore dell’informazione.

Sotto la vignetta censurata


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