Borse: Piazza affari parte bene (+2%), ma lo spread arriva a 397 punti
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Borse: Piazza affari parte bene (+2%), ma lo spread arriva a 397 punti

Secondo il Financial Times offerti a Pechino i nostri titoli di Stato. Ieri lunedì nero.

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13 Settembre 2011 - 10.48


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Piazza affari tenta il rimbalzo dopo il lunedì nero di ieri. Avvio di seduta positivo stamattina per Milano: il Ftse Mib segna un rialzo del 2% a 13.747 punti. Sono le banche a determinare la rivincita.
Bene le europee e la chiusura di Tokyo.
Ma la situazione della nostra economia diventa sempre più drammatica. Lo spread tra i Btp decennali italiani e i Bund tedeschi risale e arriva vicino a quota 400 punti, con un picco di 397 punti.
Il differenziale italiano era partito bene, dopo la notizia della trattative del governo italiano per ottenere dalla Cina l’acquisto di titoli del debito pubblico, ma sono poi tornati a pesare il timore di un downgrade di Moody’s sulle banche francesi e quello di un default della Grecia.

L’indiscrezione del Financial Times

L’Italia avrebbe chiesto alla Cina di comprare i nostri titoli di Stato e quote importanti di aziende che potrebbero essere privatizzate, a partire da Eni e Enel.
Secondo l’autorevole Financial Times, una delegazione cinese sarebbe stata a Roma la settimana scorsa e avrebbe incontrato il ministro Tremonti e altissimi funzionari italiani.
Il China daily riporta l’articolo del Financial Times, senza aggiungere particolari.
La notizia dell’interesse cinese per l’Italia (e viceversa) è confermata, invece, con ricchezza di dettagli da un altro autorevole quotidiano economico internazionale: il Wall Street journal. La Cina è vicina?
Probabile visto che Pechino non ha smentito l’indiscrezione.

Un altro lunedì nero per Milano

Un vero e proprio lunedì nero per le borse europee. Milano perde il 3,89%, Francoforte il 2,27, Parigi il 4,03 (maglia nera in Europa), Madrid il 3,41. E anche lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi si è ampliato tantissimo: Il differenziale fra i titoli italiani e quelli tedeschi a 10 anni è salito fino a 384 punti, dopo aver aperto a 362.62. Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi supera ampiamente quello tra Bonos spagnoli e Bund (352 punti).

Volano gli interessi sui Bot

Un altro negativo è quello che viene dai Bot. Il Tesoro, infatti, per piazzarli ha dovuto assicurare un rendimento ai massimi livelli.
Nell’asta di oggi il Tesoro ha collocato titoli a 3 mesi e a un anno per complessivi 11,5 miliardi, ma ha dovuto offrire rendimenti record.
Per la tranche a 1 anno (da 7,5 miliardi), dal 2,959% dell’emissione di agosto il tasso medio è balzato al 4,153%, ai massimi dal settembre 2008; per la tranche a 3 mesi (da 4 miliardi) il tasso medio è salito all’1,907% dall’1,034% dell’asta di marzo.
Dopo i risultati dell’asta sui Bot, poco mosso lo spread Btp-Bund: il differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiani e tedeschi oscilla a 375 punti.

Produzione industriale: – 1,6%

Dati negativi arrivano anche dall’Istat. La produzione industriale è calata, infatti, dell’1,6%.
La produzione industriale a luglio è scesa dello 0,7% (dato destagionalizzato) rispetto a giugno e ha registrato una diminuzione dell’1,6% su base annua, considerando il dato corretto per gli effetti di calendario. Si tratta del primo calo tendenziale dal dicembre del 2009.

Giù tessili e abbigliamento

A luglio il settore che ha segnato il calo più forte della produzione è il comparto delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori, con un crollo del 20% (dato corretto per gli effetti di calendario).

Produzione auto: – 16%

La produzione industriale di autoveicoli a luglio ha segnato un calo tendenziale del 16,3% (dato corretto per gli effetti di calendario).

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