Il Vaticano e le tentazioni antisemite
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Il Vaticano e le tentazioni antisemite

Nel bel mezzo dei negoziati di pace con il Vaticano e a ridosso dell’incontro inter-religioso di Assisi, c'è chi torna al “Deicidio. [Riccardo Cristiano]

Il Vaticano e le tentazioni antisemite
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Riccardo Cristiano Modifica articolo

20 Ottobre 2011 - 12.37


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Torna il Deicidio. Il vescovo negazionista dell’Olocausto, Richard Williamson, esponente della ben nota Fraternità Sacerdotale San Pio X accusa gli ebrei di deicidio. A suo avviso è chiaro che furono gli ebrei a determinare la morte di Gesù, Ponzio Pilato non c’entra. Williamson, al quale è già stata tolta la scomunica da papa Benedetto XVI (non per queste teorie i lefebvriani erano stati scomunicati per le dispute dottrinali sul Concilio da Giovanni Paolo II), non è il solo tra i suoi a sostenere queste idee a dir poco antisemite.

Fraternità San Pio X. Il quotidiano britannico The Guardian informa che anche il responsabile del capitolo francese della Fraternità è tornato sull’impianto deicida. Ovvio che alcuni rabbini abbiano chiesto al vaticano la sospensione immediata del processo di piena riconciliazione tra Chiesa Cattolica e Farternità Sacerdotale San Pio X , in atto da anni e secondo molti quasi concluso. Il punto però è un altro: come questo negoziato di riavvicinamento a un gruppo di persone del genere possa essere venuto in mente!

Pericoloso antisemitismo. Qualcuno potrebbe pensare che Willimson sia l’espressione di una minoranza della Fraternità che cerca di sabotare l’intesa con Roma. Può essere. Certo il fatto che il suo collega a capo del capitolo francese sia d’accordo con lui conferma l’altra idea, che poi è anche la nostra, per cui Williamson esprime il vero sentire di quel mondo, tanto minoritario quanto diabolicamente pericoloso, della Fraternità Sacerdotale San Pio X.

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