Associazione a delinquere, violazione della
legge Mancino, azioni contro la comunità ebraica di Roma e del
suo presidente Riccardo Pacifici, del sindaco della Capitale
Gianni Alemanno, del presidente della Camera Gianfranco Fini,
di quello del del Senato Renato Schifani, dell’ex presidente
Usa George Bush e di cittadini romeni.
Con queste accuse, nell’ambito dell’indagine antiterrorismo “Lama”, sono stati arrestati 5 esponenti dell’organizzazione di estrema destra Militia ed effettuate 11 perquisizioni.
Agli estremisti di destra è contestata, oltre al reato associativo, la diffusione di idee fondate sull’odo razziale ed etnico, l’apologia di fascismo, il deturpamento di cose altrui, il procurato allarme e le minacce alle istituzioni e ai loro rappresentanti.
Le operazioni sono iniziate questa mattina all’alba.
Militia ha lasciato ultimamente diverse firme sui muri della Capitale. L’ 11 settembre sul Muro Torto apparve questo striscione:
11 settembre 2001 – 11 settembre 2011. Vi auguriamo 6 milioni di questi giorni.
Poi il 19 novembre, sempre sul Muro Torto a poca distanza da Piazza del Popolo striscioni con bersagli “specifici” : il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini e Israele: Israele non e’ mai esistito, quella striscia di terra si chiama Palestina e Fini rinnegato, infame e antifascista, fascismo stile di vita.
Autore dichiarato degli striscioni Maurizio Boccacci, 52 anni, ex leader del disciolto Movimento Politico Occidentale, che ha ammesso la paternità degli striscioni. Vecchia conoscenza di chi negli ultimi 20 anni si è occupato di movimenti terroristici. Ex bancario, ex sindacalista della Cisnal, Boccacci si è sempre definito lontano dalla destra in giacca e cravatta. É stato colui che ha portato, tra gli altri, la politica di destra negli stadi, una politica di scontro con le forze dell’ordine. Fu l’organizzatore dei presidi di solidarietà per l’ex SS Erich Priebke responsabile dell’eccidio alla Fosse Ardeatine. Nel 1984 a Grottaferrata aveva fondato il Movimento Politico Occidentale, ne fu il leader fino allo scioglimento avvenuto nel 1993. In quegli anni avvennero alcune azioni quali: un’aggressione nei confronti di un giovane di sinistra e, nell’aprile del 1994, guidò un centinaio di naziskin all’assalto del centro sociale Break Out di Primavalle.
Il suo nome è comparso anche negli scontri dello stadio di Brescia, anch’essi avvenuti nel 1994, nei quali resto ferito il vicequestore Giovanni Selmin.