Lo sviluppo della fame. Al Centro di accoglienza per italiani a Roma, gestito dalla comunità di Sant’Egidio, si sono rivolte nel corso del 2011 (da dicembre 2010 a novembre 2011) 1.535 persone, di cui poco più della metà sono uomini (799 maschi, 736 femmine). Lo rende noto la stessa Comunità, precisando che nel corso degli ultimi sette anni è aumentato il numero delle persone che si rivolgono per la prima volta al Centro. In particolare l’incremento più elevato si registra nel corso degli ultimi tre anni: “Molti – spiega Sant’Egidio – chiedono un aiuto alimentare, assieme a consigli sul lavoro, l’alloggio, le pratiche amministrative”. E anche alla mensa gestita dalla comunità in via Dandolo gli italiani aumentano: sono la quarta nazionalità fra i nuovi arrivati nel corso del 2011.
Maschi dai 45 ai 60. I nuovi poveri sono soprattutto uomini tra i 45 e i 60 anni ad aumentare, mentre le donne restano stabili. Fra le persone sole, in costante aumento è il numero di anziani e di uomini disoccupati, il più delle volte separati. La percentuale di persone ultra65enni che si è rivolta al centro per la prima volta nel corso del 2011 è il 23,2% dei nuovi arrivi. Gli anziani sono più del 40%. Persone con un’elevata precarietà abitativa: solo l’8,5% delle persone dell’anno 2011 vive in casa di proprietà, dato che scende al 5,4%. Gli altri vivono in affitto, subaffitto, casa popolare, ospiti da amici, dormitorio, locali occupati, residence, roulotte, baracca, automobile, garage, grotta, strada. I senza fissa dimora “dichiarati” il 25% delle persone nel corso dell’anno.
Classifica dei poveri. Sono circa sei mila le persone che si sono registrate alla mensa di Roma, gestita dalla comunità di Sant’Egidio, nel corso del 2011: si tratta di 5.358 stranieri e di 446 italiani. Numeri in crescita rispetto allo scorso anno, quando erano arrivati per la prima volta circa 3.900 stranieri e poco più di 300 italiani. I dati segnalano che fra i nuovi registrati nel corso del 2011 la fanno da padrone gli afgani, che sono il 31%. Seguono i romeni (14%) e i turchi (8%). Quarta nazionalità sono gli italiani (7%) che sono più numerosi di ucraini (6%), bulgari (4% e somali (3%). Nella classifica di nazionalità, seguono polacchi, eritrei, tunisini, peruviani, iracheni, bengalesi, marocchini ed egiziani, con percentuali comprese fra il 2,8% dei polacchi e l’1,1% degli egiziani.