Gli indignados se la prendono con il Papa: tafferugli
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Gli indignados se la prendono con il Papa: tafferugli

Ragazzi provenienti soprattutto dalla Spagna sono andati a protestare a piazza San Pietro. Spintoni, manganellate e arresti. Cronaca di un ordinario caos.

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14 Gennaio 2012 - 19.41


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Calci e pugni, un’auto della polizia accerchiata e tanta paura. Momenti di panico a paizza San Pietro dove c’è stata una manifestazione degli indignados, ragazzi provenienti soprattutto dalla Spagna. La situazione è degenerata quando tre dei manifestanti sono stati fermati dalla polizia. Uno di loro per sfuggire agli agenti si è arrampicato sopra l’albero di Natale della piazza. I manifestanti hanno accerchiato una macchina delle forze dell’ordine che stava trasportando uno dei fermati: a quel punto ci sono stati spintoni con i militari. Le forze dell’ordine hanno cercato di bloccare i manifestanti e ne sono nati alcuni tafferugli. Secondo i manifestanti arrestarsi sull’albero è al massimo un reato amministrativo che può meritare al massimo una multa e non l’arresto.

Padre Lombardi: era giusto allontanare i manifestanti. «Per le azioni compiute e le espressioni usate, hanno voluto utilizzare la piazza in modo evidentemente improprio, non coerente con la natura del luogo, e quindi è stato ritenuto giusto e opportuno allontanarli, con la collaborazione delle forze dell’ordine» ha commentato il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi.

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I manifestanti: «Hanno usato i manganelli, uno ha il naso rotto». La polizia parla di cariche di alleggerimento, gli indignados accusano gli agenti di aver usato manganelli. Le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, hanno portato via i manifestanti fuori dalla piazza e in quei momenti si sono susseguiti tafferugli con spintoni e calci. Molti dei manifestanti avevano le braccia alzate in segno di resa, ed urlavano «non violenza». Una manifestante, Alice, racconta: «Eravamo con le mani alzate e volevamo rimanere in piazza perché‚ c’erano i nostri tre compagni fermati, per non lasciarli soli. La polizia per mandarci via ci ha prima spinto e poi colpito anche con i manganelli. Fortunatamente sono stati colpi non troppo forti, ma comunque un ragazzo ora ha l’occhio gonfio e un altro ha il naso rotto». «Per la prima volta poi – prosegue la ragazza – il Presepe è stato usato come una prigione, perché‚ i nostri amici fermati sono stati tenuti lì dentro per tanto tempo».

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Slogan contro il Papa. Questa mattina gli indignados, che hanno anunciato azioni anche a San Giovanni, hanno piantato tende colorate sulla piazza. Tra gli slogan gridati, «libertà», «no alla violenza», ma anche «chiesa corrotta», «Papa criminale» e «il Vaticano paghi le tasse come tutti». Uno dei manifestanti indossava una tunica con la scritta «cuore indignato» mentre è stato anche alzato un cartellone che recita « alzati e cammina».

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