RC auto. A che punto siamo con la famosa “scatola nera” da installare sulle automobili a cura delle compagnie di assicurazione, per monitorare il comportamento dei guidatori e far risparmiare quelli virtuosi? Com’è noto, è uno dei provvedimenti adottati dal governo Monti nell’ambito del cosiddetto decreto “Cresci Italia”, cioè le fumose, pardon, famose liberalizzazioni. Le ultime informazioni risalgono al 31 gennaio scorso. La fonte è il sito ufficiale di Palazzo Chigi: “Si introduce la ‘scatola nera’, un dispositivo elettronico che consente di registrare l’attività del veicolo ed, eventualmente, la dinamica degli incidenti. L’installazione della scatola è facoltativa per il cliente. I costi sono invece a carico delle compagnie (che praticano una riduzione rispetto alle tariffe ordinarie”. Altro non è dato sapere.
Il pay-how-you-drive, cioè paghi come guidi, è pratica consolidata in altri paesi. In Gran Bretagna, ad esempio, non c’è stato bisogno di decreti legge. Lì il mercato delle assicurazioni auto è liberalizzato da sempre e le autorità di vigilanza sono molto attente e severe. Altro che cartelli, insomma, con evidente sollievo per le tasche degli automobilisti del Regno Unito.
La compagnia AA, ad esempio, fornisce un servizio in più da affiancare alla “scatola nera”. See how you are driving – guarda come stai guidando – permette al conducente di monitorare online il comportamento al volante. Il sistema annota velocità, frenate brusche, approccio alle curve e altre informazioni.
La Dashboard Drivesafe è un cruscotto web da consultare al termine della giornata o della settimana, per verificare la condotta di guida. Eventuali “trasgressioni” vengono segnalate via mail. E’ già in arrivo un’applicazione per smartphone, sicuramente più comoda e di uso immediato.
Il risultato? Meglio guidi meno paghi l’assicurazione.
Ovviamente il monitoraggio è volontario. Nessuna costrizione. Strumento da sconsigliare a quelli che sgommano, si incollano rombando al sedere dell’auto che li precede, schiacciano troppo il pedale dell’acceleratore, affrontano le curve come fossero a Le Mans.
La compagnia AA assicura che il sistema pay-how-you-drive permette di risparmiare anche mille euro l’anno.
E voi, lo mettereste uno spione nella vostra auto?
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