Il cuore di Alexandra esempio di rinascita in questo 25 aprile
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Il cuore di Alexandra esempio di rinascita in questo 25 aprile

22 anni, di origine rumena, ha perso la vita in un incidente stradale. Scelta generosa dei genitori. Un’altra possibilità per cinque persone. [Onofrio Dispenza]

Il cuore di Alexandra esempio di rinascita in questo 25 aprile
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25 Aprile 2012 - 23.08


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di Onofrio Dispenza

In una data che nel nostro Paese deve continuare ad essere un invito ad onorare i sentimenti che sono alla base della civiltà dell’uomo, vogliamo proporre una piccola cronaca che ci offre un esempio di grande civiltà. Ci serve. Arriva da due di quegli extracomunitari attorno ai quali negli anni scorsi, ed anche adesso, si sono dette tante scemenze, e issati improbabili, ignobili e antistorici muri, anche materiali. Un uomo e una donna, che la sorte ha voluto seminassero pezzi del loro cuore nel loro nuovo Paese, l’Italia rinata proprio un 25 aprile di tanti anni fa.

Accade, infatti, in questo 25 aprile del 2012. Alexandra aveva 22 anni, di origine rumena, è morta all’ospedale di Viterbo per le gravissime lesioni riportate in un incidente stradale, sabato notte. Nell’incidente erano morte sul colpo due amiche di Alexandra, Valentina e Martina. Il cuore di Valentina non si era fermato, solo ieri i medici della rianimazione, dopo l’ennesimo, scrupoloso esame, avevano accertato la morte cerebrale della ragazza. Subito attivate le procedure previste dalla legge, terribile, non facile l’annuncio ai genitori di Alexandra. Il papà e la mamma della ragazza rumena non hanno avuto tentennamenti.

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Nel dolore più grande per un genitore, hanno trovato la forza e la serenità generosa di dire sì all’espianto degli organi dalla loro Alexandra, di permettere la donazione. Dopo il loro sì, tempestiva è arrivata anche l’autorizzazione a procedere all’espianto della magistratura. Nottetempo, a Viterbo sono arrivate equipe mediche da diverse regioni che, nella prima mattinata, hanno espiantato tutti gli organi di Alexandra. Poi, la corsa negli ospedali di riferimento dove aspettavano il cuore, i reni, il fegato e i polmoni di Alexandra. Organi che, impiantati, hanno ripreso a funzionare dando una prospettiva di vita a cinque persone che solo un trapianto gli avrebbe potuto assicurare.

Un contributo immenso a questo Paese.

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