In manette un pericoloso latitante in Calabria
Top

In manette un pericoloso latitante in Calabria

Domenico Polimeni, della cosca Polimeni-Mazzagatti, era ricercato dal 1998 per omicidio e associazione mafiosa. Un altro duro colpo inferto alla 'ndrangheta.

In manette un pericoloso latitante in Calabria
Preroll

redazione Modifica articolo

15 Luglio 2012 - 08.53


ATF

Era latitante dal 1998, Domenico Polimeni, di 69 anni, originario di Oppido Mamertina – provincia di Reggio Calabria -. Ricercato per omicidio lo ‘ndranghetista era riuscito per anni a nascondersi, facendo perdere le proprie tracce. Ma i carabinieri di Paola (Cosenza), dove il latitante si rigugiava, sono riusciti a catturarlo, consegnandolo nelle mani della giustizia.

In manette, insieme all’uomo, sono finite anche le due figlie e la moglie, che lo nascondevano. L’uomo è un elemento di spicco della cosca Polimeni-Mazzagatti, che opera ad Oppido Mamertina ed era ricercato per omicidio ed associazione mafiosa. Polimeni è stato rintracciato in un appartamento nella periferia della città e nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato e sequestrato due pistole.

L’accusa per lui e la moglie è anche di detenzione illegale di armi, mentre per le figlie sono scattate le manette con l’accusa di procurata inosservanza del provvedimento di cattura del latitante. Per arrivare alla cattujavascript:void(0)ra del latitante ci sono volute lunghe indagini, fino a che ieri sera gli agenti, che evidentemente tenevano d’occhio la famiglia dell’uomo, hanno notato una delle figlie mentre si allontanava da Oppido Mamertina, per raggiungere la cittadina di Paola.

Leggi anche:  Ragazze stuprate dal branco: in famiglia facevano pressione per non denunciare

Avuta la certezza della presenza del pericoloso latitante, i carabinieri di Paola, con il supporto del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Calabria e i militari della compagnia di Sellia Marina (Catanzaro), hanno fatto irruzione nell’abitazione, catturando finalmente l’uomo. Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Michele Prestipino, e dal pm, Alessandra Cerreti.

[url”[GotoHome_Torna alla home]”]http://www.globalist.it/[/url]

Native

Articoli correlati