Come padre e come cristiano spero che emerga tutta la verità, a proficuo vantaggio della Chiesa di Cristo, di cui tutti i cristiani sono corpo unico. Spero soprattutto che questo tremendo sacrificio porti frutto allo spirito di chi è chiamato alle responsabilità, nella Chiesa, di ogni ordine e grado, davanti a Dio. Auguro alla Sposa di Cristo che si realizzino le parole continue del Papa Benedetto XVI sulla pulizia necessaria nella Chiesa”. Sono queste le parole scritte in una lettera dal padre di Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa agli arresti, accusato di aver sottratto documenti riservati dalle stanze del Papa, e di averli poi fatti passare all’esterno delle mura vaticane.
La lettera è stata inviata a Claudio Brachino, conduttore di “Top secret”, che andrà in onda stasera su Tgcom 24. “L’inchiesta sta facendo il suo percorso e non vogliamo interferire con le indagini – ha continuato Gabriele -. Molte delle notizie apparse in queste settimane sulla vicenda di mio figlio Paolo sono distorte e, spesso, false e offensive della sua riconosciuta dignità personale”. Non si vuole arrendere Gabriele al fatto di far cannibalizzare suo figlio dato in pasto ai media nelle ultime settimane. “Paolo sta pagando in prima persona una realtà non facile a comprendere ancora, fin quando la motivazione di ciò che è accaduto non sarà resa pubblica”, conclude Gabriele.