Si allarga la ricerca dell’asassino della piccola Yara, nel tentativo di fare luce su una vicenda che da quasi 2 anni non ha colpevole. L’indagine adesso si sposta negli uffici delle anagrafi. La Squadra mobile di Bergamo ha spedito agli indirizzi di posta certificata di una dozzina di paesi che vanno dall’hinterland meridionale di Bergamo alla pianura (tra cui Zanica, Verdello, Verdellino, Osio Sopra, Osio Sotto, Treviolo e Levate) la richiesta di acquisire l’elenco completo di tutti i residenti nati fra il 1930 e il 2000.
Si sta indagando ancora nella direzione dei ceppi familiari a cui possano essere ricondotti i profili genetici rilevati sul cadavere della ragazzina. Gli stessi che nei mesi scorsi avevano portato gli investigatori al paese montano di Gorno, dove potrebbero vivere dei parenti (magari il padre non dichiarato) dell’omicida.
Ma gli inquirenti hanno ascoltato gli adolescenti della zona di Brembate di Sopra e gli amici e conoscenti di Keba Gambirasio, sorella maggiore di Yara, nel tentativo di ricostruire le loro abitudini e le frequentazioni per capire se un indizio fondamentale possa essere nascosto nelle pieghe della vita quotidiana di Yara.