Sulcis, l'orgoglio delle donne in miniera
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Sulcis, l'orgoglio delle donne in miniera

Sono quaranta le donne nella miniera di Nuraxi Figus, ma solo sei scendono fino a 400 metri profondità: “La miniera è la nostra vita". La fotogallery.

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30 Agosto 2012 - 21.33


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Le donne e la miniera. A Nuraxi Figus sono circa quaranta, ma soltanto sei sono quelle scendono nelle gallerie. Si chiamano Patrizia, Giuliana, Valentina, Valeria, Alessandra e Valeria. Alcune di loro scendono in profondità ogni giorno, altre meno spesso.

Per esempio, Patrizia Saias, perito minerario, fa la grisouista: controlla i valori d’aria nei cunicoli. Il grisou è una miscela di gas temutissima dai minatori; in un attimo può scatenare micidiali esplosioni. Ha 51 anni: «Sono risalita dopo aver ispezionato dal pozzo al cantiere di coltivazione, 4 chilometri. Tutto a posto. Sono davvero esausta, sono entrata alle 8 e ho rivisto la luce del sole alle 15».

Giuliana Porcu, 45 anni, responsabile del servizio protezione e prevenzione: «C’ero anche nel 1995, tre mesi di occupazione. L’azienda ha avuto sempre problemi, ma ora siamo al dunque: se non resistiamo e teniamo duro, sarà la fine». Assunta nel 1987 come operaia, poi grisometrista, quindi sorvegliante, infine capo di un settore delicato, Giuliana ha fatto la gavetta. Non vuole un futuro diverso: «La miniera è la mia vita. Se dovesse chiudere — riflette Valentina Zurru, che dei suoi 45 anni ne ha trascorsi più di 20 a imbullonare armature nei pozzi — non mi rimane che dedicarmi a un piccolo terreno che possiede la mia famiglia. Ma non ci voglio pensare: sono convinta che riusciremo a salvare il nostro lavoro».

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