Ilva, a Taranto 50% in più di ricoveri per tumore
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Ilva, a Taranto 50% in più di ricoveri per tumore

Lo rivela la Asl pugliese: i dati si riferiscono al primo semestre del 2012. Gli operai scendono dalla torre: "Tutelare salute e lavoro".

Ilva, a Taranto 50% in più di ricoveri per tumore
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3 Ottobre 2012 - 14.24


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Ricoveri aumentati del 50% nel primo semestre del 2012. Sono preoccupanti i dati diffusi stamattina dalla Asl di Taranto, dove sorge l’Ilva, l’acciaieria più grade d’Europa messa recenetemente “in mora” da una sentenza del tribunale.

Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, Sembra farsi sempre
piu’ grave la situazione sanitaria a Taranto. L’aumento dei ricoveri si registra in tutta l’area tarantina e non solo nei quartieri più vicini alle ciminiere. I numeri, ancora inediti, sono stati forniti dalla responsabile del controllo sulla
spesa farmaceutica della Asl, Rossella Moscogiuri. Quest’anno,
sempre rispetto alle patologie oncologiche, si registra anche
un aumento del 60 per cento di day hospital e del 40 di accessi
ambulatoriali.

Si tratta di numeri, dunque, che se da un lato evidenziano il fatto che la zona di Taranto va considerata a rischio, dall’altro raccontano probabilmente di una maggiore coscienza del rischio tra i cittadini, che si sono recati con più solerzia a farsi visitare riscontrando spesso, purtroppo, la patologia.

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Il progetto della Asl consiste in un monitoraggio che mette a confronto la città di Taranto con
altre Asl in Abruzzo, Veneto e Toscana equiparabili per
popolazione, riscontrando altri dati inquietanti, seppure in
corso di validazione: ad esempio a Taranto il 3,3 per cento
della popolazione soffre di Bpco, una grave malattia
respiratoria cronica, contro l’1,8 per cento di Verona e il 2,3
di Teramo.

“Registriamo un notevole aumento di patologie croniche, e la
spesa farmaceutica è più alta rispetto alla media nazionale – dice Miscogiuri –
con un’alta percentuale di farmaci oncologici ma anche per
patologie respiratorie”.

I lavoratori scendono dalla torre

Intanto gli operai dell’Ilva che da dieci giorni dormivano e presidiavano una delle ciminiere dell’acciaeiria hanno deciso di scendere dalla torre, solleictati e confortati anche dal prefetto della città Claudio Sammartino, che li ha subito ricevuti. “”Il prefetto ha dimostrato grande
sensibilita’ e ha sbloccato questa situazione che ci
preoccupava – ha detto il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante – Noi vogliamo ribadire il senso di rispetto nei
confronti della magistratura e continuare a fare il nostro
dovere fino in fondo per tutelare i posti di lavoro”.
”Il messaggio che i lavoratori oggi hanno voluto dare – ha
aggiunto Ferrante – è di maggiore serenità, di senso della misura e
dell’equilibrio. Ed è quello che ci vuole in una vicenda così
spinosa e difficile”.

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I lavoratori parlando con il prefetto hanno espresso tutta la loro preoccupazione per la perdita del posto di lavoro, hanno raccontato di aver osservato negli ultimi anni un tentativo da parte dell’azienda di migliorare le condizioni, e hanno detto di ritenere l’Autorizzazione integrata
ambientale che il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, si
appresta a rilasciare un passo importante “da farsi però
salvaguardando i diversi aspetti in gioco e tutelando sia la
salute che il lavoro”.

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