Tutto è bene quel che dinisce bene: don Maurizio Patriciello e il prefetto Andrea De Martino oggi si sono incontrati e si sono parlati per più di un’ora.
Si sono anche scambiati dei regali: due crocifissi. “Siamo fratelli anche nella fede”, ha detto il parroco di caivano. “Si sono sprecate troppe parole”, ha aggiunto.
Il “caso” era scoppiato quando de Martino, durante un acceso incontro sui roghi di immondizia che continuano a flagellare la “Terra dei fuochi” tra Napoli e Caivano, aveva aspramente rimproverato Patriciello per non aver chiamato “signora prefetto” la sua collega di caserta, Angela Pagano, ma solo “signora”.
Il prefetto era stato poi messo in imbarazzo dalla diffusione in rete del video che tetsimoniava tutta la sua arroganza, e successivamente si è scusato per il tono usato nei confronti del parroco spiegando che si era trattato “di un momento di stanchezza”.
Oggi l’incontro pacificatore tra Patriciello e De Martino. Una ”mortificazione”, quel rimprovero che, però, si è
trasformata, dice don Maurizio, in qualcosa di buono perché ha
richiamato ”l’attenzione su quello che accade a Caivano, nelle
nostre campagne che stanno bruciando anche adesso. Quindi ”non
tutti i mali vengono per nuocere, anzi dobbiamo ringraziare per
questo incidente il signor prefetto perché finalmente sono
stati accesi i fari sul problema”.
”Dio sia
Benedetto, evviva la Divina provvidenza”, ha dunque chiosato il parroco. Ricordando che per lui dire “signora “è un complimento, e solo con quella intenzione l’ho detto”.