E’ fuori dal coma la ragazza cuneese di 22 anni ferita durante l’assalto della polizia al rave di Cusago. I medici dell’ospedale San Carlo di Milano l’hanno tenuta in coma farmacologico da domenica mattina fino a ieri per una brutta emorragia cerebrale. Sarebbe caduta durante la fuga dalle cariche della polizia battendo la testa a terra. Caricata in ambulanza ha perso coscienza una volta arrivata all’ospedale.
Uno dei ragazzi ferito finito in ambulanza con lei, Mattia, ha raccontato a Milano in Movimento e Radio Popolare che la ragazza era visibilmente sotto shock e si addormentava in continuazione, tanto che erano loro e gli infermieri a tenerla sveglia e con la testa all’insù.
Ora che s’è risvegliata forse potrà raccontare meglio come sono andate le cose. Per il momento rimane sotto osservazione nel reparto di rianimazione.
Mercoledì scorso, all’udienza di convalida per i quattro ragazzi arrestati con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, il gip di Milano ha disposto gli arresti domiciliari per due di loro e l’obbligo di firma per gli altri. In aula lo stesso racconto raccolto anche da Popoff: «Hanno fatto irruzione e iniziato a menare. Come fate a incolpare proprio noi?».
Milano X, uno dei pochi siti a seguire con costanza la vicenda, si chiede perchè non è ancora stata aperta un’inchiesta sul ferimento della ragazza. L’inchiesta c’è solo contro i 4 ragazzi scelti piùo meno a caso tra gli obiettivi dell’irruzione.
«E’ la fase 2, quella della criminalizzazione e della repressione, con un messaggio chiaro: la prossima volta state a casa, sennò oltre alle botte rischiate il carcere. La normalizzazione passa anche da operazioni di questo tipo», si legge sul sito.