Manganelli: il Corvo? Qualcuno che ha perso appalto
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Manganelli: il Corvo? Qualcuno che ha perso appalto

Il capo della Polizia sull'esposto anonimo a proposito di appalti truccati: "E' ovvio che il prefetto Izzo non sia amato".

Manganelli: il Corvo? Qualcuno che ha perso appalto
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6 Novembre 2012 - 12.03


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L’inchiesta è ancora in corso, ma una cosa è certa: i vertici della polizia difendono a spada tratta Nicola Izzo, accusato di aver gestito in modo poco trasparente gli appalti della polizia.

Oggi, al secondo incontro dell’incontro dell’Interpol a Roma, il capo della polizia Antonio Manganelli non ha avuto difficoltà a intrattenersi con i cronisti e a dare una sua personale interpretazione di come sono andati i fatti a proposito di quell’esposto anonimo, e molto dettagliato, arrivato sulla scrivania del ministro Cancellieri con cui si accusa il Viminale di dare gli appalti sempre alle stesse aziende e su cui la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta: “Il prefetto Izzo non è amato in un
mondo dove si trattano appalti: se ci sono in campo venti
aziende e una viene accontentata, diciannove restano deluse. E
siccome parliamo di soldini consistenti, e’ facile che ci siano
delle reazioni negative”. “Se sia un attacco non lo so – ha concluso – ma se lo è merita accertamenti”.

Manganelli parlando all’incontro ha detto: “Faccio da 38 anni e nessuno mi ha mai detto che sono un imbroglione. Quando sono diventato capo della polizia mi sono ripromesso una cosa: la polizia deve essere un contenitore di vetro per i cittadini”. Poi ai cronisti ha detto su Nicola Izzo: “Non è affatto un vicecapo della polizia dimezzato, è in grado di svolgere le sue funzioni serenamente”. Ieri Izzo aveva presentato le sue dimissioni, che erano state respinte dal ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. E sull’ipotesi che l’esposto sia frutto di una lotta interna al Dipartimento, Manganelli nega con decisione: “La nostra è una squadra con persone dalle qualità umane eccellenti, e che sono state scelte anche su questa base oltre che per la propria professionalità”.

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