Era stata sequestrata nella notte tra il 24 e 25 novembre 2009 a Milano: Lea Garofalo è diventata un simbolo delle donne che dicono no alla mafia, e per questo vengono tremendamente punite. Ora a tre anni dalla sua scomparsa, sono stati con molta probabilità ritrovati i suoi resti.
A darne la notizia, stamattina, il quotidiano La Stampa. Poi sono arrivati anche le conferme dei magistrati che parlano di una “altissima probabilità che si tratti proprio di lei. Il cadavere è stato riconosciuto anche per la presenza di alcuni monili.
Il ritrovamento dei resti di Lea Garofalo scrivono anche un’altra storia rispetto a quella finora ricostruita: la donna, infatti, non è stata sciolta nell’acido, bensì data alle fiamme.
La donna era figlia e moglie di ‘ndranghetisti, ma a un certo punto aveva decido di pentirsi e di collaborare. Era stata inserita in un programma di protezione, che poi le era stato revocato.La donna è stata rapita dal fratello del suo compagno (Carlo Cosco) Giuseppe Cosco, torturata per ore, poi uccisa con un colpo alla testa e data alle fiamme.