E’ di quasi 60mila morti il
bilancio delle vittime in Siria, dall’esplodere della rivolta contro
il presidente Bashar al-Assad, 22 mesi fa, nel marzo del 2011.
Lo sostiene l’Alto
Commissariato Onu per i diritti umani, che ha comparato i dati di
sette diverse fonti, tra le quali il governo siriano. Alla fine il risultato è superiore anche ad alcune stime delle ong.
Il bilancio
esatto è di 59.648 persone uccise dal 15 marzo 2011 al 30 novembre
2012. Di queste vittime si ha nome, cognome e luogo dell’uccisione.
Secondo l’Alto commissario, Navi Pillay, se si considerano anche le
violenze delle ultime settimane, il bilancio sale a oltre 60mila.