Nichi Vendola lancia un durissimo attacco contro il sindaco Gianni Alemanno e il «clima omofobo» che si vive a Roma. Il leader di Sel, gay dichiarato, ha detto: «Questo clima mi impone di limitare gli spazi della mia vita privata. Sono costretto a gestire ogni mossa con molta prudenza. Se a Roma di sera mi viene voglia di fare due passi da solo, rinuncio». Vendola spiega come si è arrivati a questa situazione: «A Roma negli anni di Alemanno ho visto lo sdoganamento dei piccoli gruppi dediti all’igiene del mondo». Una situazione a dir la verità più generale, ammette Vendola che annuncia anche « una proposta di legge per i matrimoni gay».
Ma il sindaco della Capitale ha risposto immediatamente: «Vendola offende Roma. Dall’Europride del 2011 a ogni Gaypride la nostra città ha sempre garantito accoglienza e rispetto per tutti». Ancora più diretto Francesco Storace, candidato del centrodestra alla presidenza del Lazio: «Purtroppo i problemi di sicurezza li hanno tutte le metropoli. A Bari non penso che se la passino così bene e se uno pensasse di più ai dintorni di casa sua sarebbe meglio».
Le dichiarazioni di Nichi Vendola arrivano in una giornata in cui sono apparse scritte omobofe al liceo classico Tacito contro un 15enne, appena eletto rappresentante di istituto. Con una bomboletta nera, qualcuno ha scritto sul muro «Frocio dimettiti!» e accanto la firma: una croce celtica. La scritta è stata subito rimossa dal Campidoglio.