Probabilmente non è mai accaduto, e ora è accaduto a Palermo. Dopo avere scontato due anni e sei mesi per rapina, considerati i tanti precedenti, è ritenuto socialmente pericoloso e il tribunale gli applica la sorveglianza speciale. Solo che Fabio Mercurio, 30 anni, è senza casa e sceglie come luogo di residenza la sala d’attesa della stazione ferroviaria di Palermo dove deve trovarsi, ogni giorno, tra le 21 e le 7.
Una prescrizione singolare, che il sorvegliato speciale non ha rispettato. E la polizia lo ha denunciato. Ma l’imputato è stato assolto. Il giudice monocratico ha, infatti, accolto la tesi difensiva secondo la quale il luogo di esecuzione della misura non può essere la sala d’attesa di una stazione sfornita di lettini, toilette, e comunque chiusa al pubblico dalla mezzanotte.