Soltanto oggi due episodi hanno insanguinato Roma. L’assalto a un portavalori in via Carlo Alberto 6, zona piazza Vittorio, poco prima dell’una, con un bilancio drammatico: un rapinatore morto e una guardia giurata ferita da tre colpi di pistola alla gamba e al braccio. Il rapinatore ucciso tra l’altro, è Giorgio Frau, ex brigatista rosso. E poi una sparatoria in strada, in mezzo alla folla, nel pomeriggio. Una Smart è stata inseguita da malavitosi a bordo di una moto e un’auto di piccola cilindrata in zona Prenestina. Gli uomini hanno sparato diversi colpi di arma da fuoco contro le due persone a bordo della Smart che sono rimaste ferite una alle gambe e un’altra a un braccio.
E la lista degli episodi da puro far west negli ultimi giorni potrebbe essere lunghissima. Ma al di là dei numeri, quello che colpisce di più nella Capitale è la sensazione crescente di una città insicura. Dove in strada si spara, per uccidere, gambizzare o anche solo portare a termine una rapina. E così, un sindaco come Gianni Alemanno, che aveva vinto le elezioni dalla trincea muscolare della sicurezza, arrivato alla fine del suo suo mandato deve arrendersi all’evidenza che la città è più impaurita, più insicura, molto più corrosa dalla criminalità di quando lui ne prese la guida.
«Inizieremo dalla sicurezza – prometteva nel 2008 Alemanno – perché riteniamo che questa sia una città sempre più insicura e vittima del degrado». «Se sarò eletto sindaco – assicurava – provvederò all’espulsione dei 20mila stranieri che hanno commesso reati: nomadi, immigrati o romeni che siano, non è una questione etnica». E poi ci fu l’episodio dell’uccisione violenta di Giovanna Reggiani che influì pesantemente su quella campagna elettorale.
Oggi, dopo gli ultimi due casi, Alemanno ha telefonato al questore di Roma, Fulvio Della Rocca, per esprimere la propria preoccupazione rispetto al rischio di una recrudescenza di episodi criminali. Ma il sindaco sembra non voler vedere un problema che ormai è sempre più diffuso. La normalità dell’insicurezza e della paura dei cittadini. È questa la peggiore sconfitta per tutta la città.